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Blitz di Zalesky nel capitale di Intesa

23 Gennaio 2007 14:05

La Carlo Tassara Spa, holding del finanziere Romani Zalesky, è il quarto maggior azionista di Intesa Sanpaolo, superando anche la quota di altri azionisti storici come Fondazione Cariplo e Fondazione Cariparma. Con un contratto datato domenica 21 gennaio e che sarà eseguito solo domani, Zalesky sale a quasi il 5% del capitale del neonato istituto, acquisendo una quota del 2,7% posta sul mercato da Crédit Agricole. Rimane invece ignoto il nome dell’acquirente del restante 0,95% messo sul mercato dall’istituto transalpino. La Carlo Tassara ha pagato la quota 5,8 euro per azione, per un esborso complessivo di 1,856 miliardi di euro, e ha portato la propria partecipazione al 4,95% del capitale. La stessa società avrà la facoltà di acquistare ulteriori azioni ordinarie Intesa Sanpaolo per una percentuale massima di circa l’1% “qualora ottenga autorizzazione da Banca d’Italia, oppure prima di tale acquisto, abbia alienato azioni Intesa Sanpaolo in misura per cui l’eventuale acquisto non determini il superamento della soglia del 5% del capitale ordinario”. Il finanziamento dell’operazione e’ stato assicurato, oltre alla quota finanziata dalla Tassara stessa, da Bpm, Mediocredito Centrale (gruppo Capitalia) e da banche straniere.
Il maggiore azionista di Intesa Sanpaolo resta la Compagnia di Sanpaolo, con una quota del 7,684%
Dopo la parziale cessione effettuata ieri, Crédit Agricole precede comunque il gruppo Generali, che detiene una quota del 5,071%. Alle spalle della Carlo Tassara si trova invece la Fondazione Cariplo, con il 4,94%.
Crédit Agricole, che conserva in portafoglio il 5,8% del capitale totale ed il 5,5% di quello ordinario, ha dichiarato ieri che non dovrebbero esservi ulteriori operazioni di cessione nel corso del 2007. Ieri l’Agricole aveva annunciato di aver ridotto la propria partecipazione attraverso un’operazione di vendita fuori mercato di 432 milioni di azioni ordinarie per un corrispettivo di 2,506 miliardi. L’operazione si inseriva nelle dichiarazioni relative a una riduzione della partecipazione nel nuovo gruppo bancario già formulate lo scorso ottobre. L’accordo relativo alla riduzione della quota fa parte del più generale negoziato attraverso il quale Intesa tornerà in possesso del 100% di Nextra e ai francesi andranno Cariparma, Friuladria e 190 sportelli. La riduzione del peso del Crédit Agricole segue la quasi totale uscita del Banco Santander Central Hispano, in precedenza tra i maggiori azionisti del Sanpaolo, e segna, con la nascita dei primi sportelli dell’Agricole, una sorta di rottura definitiva dei rapporti strategici in essere con Intesa.
Intanto c’è attesa anche per conoscere i tempi per la sigla del patto di intenti tra le Fondazioni (Compagnia SanPaolo, Fondazione Cariplo, Fondazione Cariparo, Fondazione Carisbo) che sarà il nucleo portante dell’accordo parasociale tra i grandi soci della banca.