I dubbi di BlackRock: ecco i tre grandi rischi in grado di mettere ko i mercati

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Nelle prime settimane del nuovo anno l’attendismo sta avendo la meglio. Dopo due anni di corsa a perdifiato, Wall Street mostra qualche segnale di insofferenza in attesa di vedere cosa succederà soprattutto dal 20 gennaio in avanti con la nuova amministrazione Trump. L’indice S&P 500 si mantiene circa 4 punti percentuali sotto i record toccati poco più di un mese fa.
Wall Street senza direzione dopo due anni di corsa a perdifiato
I vari Outlook 2025 sfornati in questi ultimi mesi per buona parte risultano improntati al rialzo con l’indice S&P 500 visto toccare nel corso dell’anno nuovi livelli record. Non mancano però i punti di domanda che potrebbero intralciare il toro sui mercati e lo fa presento proprio un gigante come BlackRock che è tra chi si è espresso “pro-risk” per questo 2025 con sovrappeso sulle azioni statunitensi poiché prevede che i beneficiari dell’AI si espandano oltre la tecnologia, data la crescita resiliente e i tagli dei tassi della Fed.
Tuttavia, gli strategist del colosso dell’asset management si sono detti pronti a modificare la loro view nel caso si verificassero dei cambiamenti in grado di determinare un peggioramento delle prospettive. “Siamo pro-rischio, ma teniamo d’occhio tre aree che potrebbero stimolare un cambiamento di opinione. Una trasformazione economica e i cambiamenti delle politiche globali potrebbero spingere i mercati e le economie verso un nuovo scenario rispetto alle nostre previsioni per il 2025″, afferma Blackrock.
Da Trump agli utili legati all’AI, ecco cosa può far deragliare l’ottimismo sui mercati
In primo luogo, c’è la politica e come si configureranno i dazi e la politica fiscale degli Stati Uniti. Il primo fattore scatenante in grado di far cambiare la view a Blackrock è quindi se il presidente eletto Donald Trump adotterà o meno un approccio favorevole al mercato per raggiungere obiettivi come il miglioramento della crescita e la riduzione dei deficit di bilancio. “In un approccio favorevole al mercato, l’eliminazione della regolamentazione finanziaria e il taglio della spesa pubblica potrebbero stimolare la crescita economica e le attività rischiose. Ciò, unito agli sforzi per riequilibrare il commercio globale ed espandere lo stimolo fiscale nei paesi in cui gli investimenti e la spesa dei consumatori sono rimasti indietro rispetto agli Stati Uniti, potrebbe aiutare ad affrontare le preoccupazioni sul deficit commerciale”, rimarca il colosso dei fondi. Di contro, in un approccio meno favorevole al mercato, i piani per estendere i tagli fiscali insieme ai dazi su larga scala potrebbero aggravare i deficit e alimentare l’inflazione. Tariffe più ampie potrebbero rafforzare il dollaro statunitense, alimentare l’inflazione e richiedere tassi di interesse elevati per un periodo prolungato. Questo piano si scontrerebbe con le richieste di Trump di un dollaro più debole per stimolare la produzione manifatturiera statunitense e la sua spinta per i tagli dei tassi.
Il secondo fattore scatenante è il deterioramento del sentiment degli investitori dovuto a mancati guadagni o elevate valutazioni tecnologiche. Si prevede che i Magnifici Sette, per lo più aziende tecnologiche, guideranno ancora i guadagni quest’anno, poiché guideranno lo sviluppo dell’intelligenza artificiale. “Il loro vantaggio dovrebbe ridursi poiché la resiliente spesa dei consumatori e la potenziale deregolamentazione sostengono i guadagni oltre la tecnologia. Mentre i guadagni potrebbero sorprendere al rialzo, eventuali mancati guadagni potrebbero rinnovare la preoccupazione degli investitori sul fatto che la grande spesa in conto capitale per l’intelligenza artificiale ripagherà e se le elevate valutazioni siano giustificate”.
Infine, il terzo fattore scatenante è l’andamento dei bond. Il mercato obbligazionario è già nervoso e Blackrock si attende che i rendimenti obbligazionari aumentino ulteriormente poiché gli investitori richiedono un premio a termine più elevato per il rischio di detenere obbligazioni. Il premio a termine sta salendo da livelli negativi ed è al suo massimo in un decennio, come mostrano i dati LSEG Datastream. L’impennata dei rendimenti dei titoli di Stato del Regno Unito mostra come le preoccupazioni sulla politica fiscale possano far aumentare il premio a termine e i rendimenti obbligazionari.
In conclusione, Blackrock resta sì sovrappesata su Wall Street e sottopesata sui Treasury a lungo termine, ma osserva da vicino i fattori scatenanti che potrebbero farle cambiare opinione.