Bitcoin si conferma in fase ribassista ma c’è chi si aspetta un nuovo massimo a fine anno
Il Bitcoin non ha ancora raggiunto il picco del suo attuale ciclo di apprezzamento e probabilmente supererà il suo massimo storico quest’anno. Lo si legge nello studio pubblicato da CCData, un fornitore di dati di mercato focalizzato sugli asset digitali, sulle tendenze e gli sviluppi attesi per la seconda metà del 2024 nel mercato delle criptovalute.
Il Bitcoin ha raggiunto un massimo storico di 73.794 dollari il 14 marzo, ma da allora ha oscillato tra circa 57.000 e 72.000 dollari. Proprio oggi la cripto ha infanto al ribasso il trading range arrivando a quota 54.000 dollari, con un ribasso del 5%.
Il cammino verso il record assoluto di marzo è stato in gran parte guidato dall’approvazione e dal lancio degli exchange-traded funds (ETF) spot sul bitcoin negli Stati Uniti a gennaio. Secondo CCData questi ETF hanno attirato afflussi netti fino ad oggi di circa 14,41 miliardi di dollari.
Gli ETF, consentono agli investitori di acquistare un prodotto che traccia il prezzo del bitcoin senza possedere la criptovaluta sottostante, hanno facilitato l’ingresso di grandi investitori istituzionali. Le nuove normative in Europa e negli Stati Uniti, che daranno maggiore chiarezza regolamentate nel settore degli asset digitali, potrebbero incrementare ulteriormente l’engagement istituzionale nel settore delle criptovalute.
Cosa ci dicono i cicli passati
Il rapporto di CCData, che ha esaminato i movimenti storici dei prezzi del bitcoin, suggerisce che possa raggiungere un nuovo massimo. La società di dati e ricerche ha detto che le tendenze storiche hanno mostrato che l’evento dell’halving ha sempre preceduto un periodo di espansione dei prezzi che può durare da 366 giorni a 548 giorni “prima di produrre un picco del ciclo, con ogni halving che sperimenta un ciclo più lungo del precedente, a causa della maturazione della classe di asset e della riduzione della volatilità.”
Il “ciclo” del bitcoin si riferisce al periodo in cui la valuta digitale sale a un nuovo massimo storico, per poi scendere di nuovo e entrare in un mercato ribassista chiamato “inverno delle cripto”. Questi cicli (di cui tre sono stati completati dalla nascita del bitcoin) tendono a seguire un modello simile. Questo modello ruota attorno a un evento chiamato halving, durante il quale la ricompensa per i miner viene dimezzata, riducendo l’offerta di bitcoin sul mercato. Tipicamente, l’halving si verifica mesi prima che il bitcoin raggiunga un massimo storico per il ciclo. L’ultimo halving del bitcoin ha avuto luogo il 19 aprile di quest’anno, ma è stato diverso perché il Bitcoin ha toccato il massimo storico prima dell’evento grazie all’ottimismo intorno agli ETF spot negli Stati Uniti. Con il bitcoin che continua a oscillare in un intervallo dopo il massimo storico, molti si sono chiesti se la criptovaluta abbia raggiunto il picco dell’attuale ciclo.
CCData sottolinea che l’intervallo di espansione del prezzo non è ancora trascorso in questo ciclo. “Inoltre, abbiamo osservato un calo dell’attività di trading sugli exchange centralizzati per quasi due mesi dopo l’evento del halving nei cicli precedenti, che sembra aver rispecchiato questo ciclo. Questo suggerisce che il ciclo attuale potrebbe espandersi ulteriormente fino al 2025”. Gli analisti di CCData hanno riconosciuto che “l’influenza dei partecipanti istituzionali nell’industria” nell’attuale ciclo ha “alterato le tendenze precedenti,” aggiungendo che è probabile che si verifichi una bassa attività di trading nel terzo trimestre, il che potrebbe a sua volta suggerire un’azione di prezzo laterale.
Nuovo massimo storico entro la fine dell’anno?
“I dati e le tendenze precedenti sono abbastanza forti da suggerire che qualsiasi azione di prezzo laterale sia temporanea, e probabilmente supereremo di nuovo i precedenti massimi storici prima della fine dell’anno”, ha affermato CCData. Il rapporto della società ha sottolineato che dopo il lancio dell’ETF spot su Ethereum negli Stati Uniti e di altri prodotti simili in tutto il mondo “è destinato a portare ulteriore capitale, liquidità e domanda agli asset digitali“.
CCData ha evidenziato un altro punto chiave di dati storici a sostegno della sua tesi, affermando che l’apprezzamento del prezzo del bitcoin avviene in un breve periodo. Ad esempio, nel ciclo del 2012, il 91,4% dell’espansione complessiva del prezzo del bitcoin dal halving al massimo storico è avvenuta nei quattro mesi prima del picco del ciclo. Questa quota di aumento del prezzo è stata del 78,8% e del 71,5% nei quattro mesi prima dei rispettivi massimi storici dei cicli del 2016 e del 2020. “Questa espansione parabolica deve ancora avvenire nel ciclo attuale,” ha detto CCData.
Altri commentatori hanno evidenziato come i modelli storici del bitcoin si siano sempre realizzati. “Storicamente, i cicli di mercato raggiungono il picco 12-18 mesi dopo un Bitcoin Halving, che ha avuto luogo ad aprile di quest’anno. Non abbiamo ancora visto la volatilità raggiungere i massimi precedenti. Infine, i picchi dei cicli di mercato precedenti coincidevano con una rapida successione di massimi storici – fino a 10-20 nuovi massimi stabiliti in un arco di 30 giorni,” ha dichiarato Thomas Perfumo, capo della strategia presso l’exchange di criptovalute Kraken. “Non abbiamo ancora innescato nessuno di questi segnali” ha aggiunto.
La tempistica di 12-18 mesi dopo il halving è stata anche evidenziata da Vijay Ayyar, capo della crescita dei consumatori per l’APAC presso l’exchange di criptovalute Gemini, secondo cui il bitcoin non ha ancora raggiunto il picco del ciclo attuale. Ayyar suggerisce che, poiché il bitcoin è stato stabile intorno ai 60.000 dollari per diversi mesi, implica che gli investitori stanno accumulando bitcoin piuttosto che vendere. Un aspetto da notare, secondo Ayyar, è che se il bitcoin supera un massimo storico, gli investitori al dettaglio potrebbero intervenire per far salire ulteriormente il prezzo. “Considerando i cicli passati, una volta che il prezzo supera il massimo storico in modo convincente, l’attività di massa al dettaglio aumenta in modo aggressivo, il che di solito fa salire i prezzi”, ha detto Ayyar.
Il punto tecnico sul bitcoin
Il grafico del bitcoin (BTC/USD) mostra una tendenza rialzista nel medio periodo, ma nel breve termine il trend è ribassista. Il potente rimbalzo avviato dai minimi di gennaio a 38.500 dollari ha portato la cripto a raggiungere a metà marzo un nuovo massimo storico a 73.794 dollari.
Da qui il BTC si è inserito in un canale discendente (rettangolo grigio), la cui parte bassa è stato infranta proprio oggi. Nella discesa i prezzi hanno anche rotto al ribasso diversi supporti dinamici come la trendline rialzista (linea tratteggiata) costruita sui minimi di gennaio e maggio di quest’anno, la media mobile a 50 periodi (linea gialla) e la media mobile a 200 periodi (linea arancione).
Dal punto di vista algoritmico, questo movimento è stato accompagnato da un aumento dei volumi di scambio, indicando una forte pressione di vendita. L’oscillatore RSI (l’indice di forza relativa) a 14 periodi è sceso in zona di ipervenduto (sotto 30), suggerendo che il prezzo potrebbe essere eccessivamente depresso e potrebbe esserci una possibile inversione o rimbalzo tecnico.
In tale scenario, la continuazione del trend ribassista potrebbe vedere il prezzo testare il supporto immediato a 53.000 dollari. Un’ulteriore rottura di questo livello potrebbe spingere il prezzo verso 49.000 dollari e successivamente 44.700 dollari.
Al rialzo, invece, il BTC dovrà almeno recuperare il livello di 56.700 dollari con volumi in aumento, per poi tentare un ulteriore allungo verso le resistenze a 60.500 e 63.900 dollari. Tuttavia, solo il superamento in forza della media mobile a 50 giorni potrebbe per confermare un’inversione di tendenza e migliorare il sentiment di mercato sulla cripto.
Ultimo prezzo: 54.000 dollari
Supporti: 53.028; 49.036; 44.739 dollari.
Resistenze: 56.760; 60.567; 63.917 dollari.