Notizie Notizie Mondo Bitcoin, ‘market mover’ Soros cambia idea. Ma BofA: la più grande bolla della storia sta scoppiando

Bitcoin, ‘market mover’ Soros cambia idea. Ma BofA: la più grande bolla della storia sta scoppiando

10 Aprile 2018 15:43

La bolla più grande della storia sta scoppiando. E’ quanto scrivono gli analisti del team di Michael Hartnett, responsabile strategist degli investimenti di Bank of America, riferendosi al Bitcoin.  Un grafico mette a paragone il trend della criptovaluta numero uno al mondo con quello di altri asset, che sono stati prima oggetto dell’euforia di investitori e trader, e che sono poi capitolati sotto il peso dei forti sell off.

Si fa riferimento alla bolla del Bitcoin, per l’appunto, che è primo posto, e a tutte le altre bolle più importanti della storia: quella dei tulipani nel 1630, le bolle della Compagnia del Mississippi e quella dei Mari del Sud del 18esimo secolo; la bolla dell’oro e il crash di Wall Street del 1929.

I numeri sono impietosi: i prezzi del Bitcoin sono crollati di più del 65% dal record assoluto testato a dicembre, a $19.511.  E il loro valore, dopo la chiusura positiva di lunedì, rimane inferiore alla soglia di $7.000, attorno a $6.700. Dall’inizio di aprile, i prezzi hanno oscillato nel range compreso tra $6.500 e $7.500.

Un assist al Bitcoin potrebbe arrivare dalla Cina, dopo l’annuncio della nascita del fondo Xiong’An Global Blockchain Innovation Fund, fondo cinese che finanzierà le start up che punteranno sul business del blockchain.

Il fondo ha ricevuto finanziamenti per un valore di 10 miliardi di yuan (l’equivalente di $1,6 miliardi), di cui il 30% è garantito dal governo locale della città di Hangzhou.

Ma secondo alcuni osservatori di mercato, i guadagni delle ultime ore del Bitcoin sono stati alimentati soprattutto dall’effetto George Soros. Qualche mese dopo aver definito la moneta digitale una bolla, il finanziere avrebbe cambiato infatti idea e starebbe valutando di fare trading sulle criptovalute in generale, stando a quanto ha riportato Bloomberg qualche giorno fa.

In particolare Adam Fisher, responsabile della divisione di macro investing presso Soros Fund Management, avrebbe ricevuto il via libera, negli ultimi mesi, per il trading degli asset digitali.

Soros ha dunque cambiato idea dopo che, da quando aveva definito il Bitcoin una bolla, i prezzi sono crollati del 41% circa, come ha fatto notare un tweet di Julian Assange.