Bitcoin e la frenesia da ETF. Anche hedge fund bullish vede rischio correzione anche se indica target futuro a vette altissime
Non accenna a rallentare la corsa del bitcoin in vista dell’approvazione del primo ETF sulla criptovaluta negli Stati Uniti. Dopo un weekend sottotono con quotazioni scese in area 59.000 $, il btcoin si è spinto nelle ultime 24 ore fino a 62.652 dollari iniziando a puntare al record di aprile di $ 64.870.
Da un lato ci si aspetta che un fondo negoziato in borsa attiri più interesse da parte degli investitori che preferiscono acquistare un prodotto familiare e regolamentato rispetto alla navigazione negli scambi di valuta digitale. Di contro, c’è chi prospetta il rischio che il materializzarsi della notizia tanto attesa nelle ultime settimane sia accolto con un corposo sell on news.
La configurazione tecnica di Bitcoin nel suo ultimo rally è una preoccupazione per Rick Bensignor, presidente di Bensignor Investment Strategies ed ex strategist di Morgan Stanley. L’aumento del 43% di Bitcoin finora in ottobre ha spinto la criptovaluta in territorio di ipercomprato, secondo i dati dell’indice di forza relativa.
Anche il gestore di hedge fund, Mark Yusko, ritiene che gli investitori prenderanno profitto dopo il forte rally della criptovaluta nelle ultime settimane. “Una pausa non mi sorprenderebbe visto l’ipercomprato in questo momento”, ha detto Yusko che vede quindi il rischio del più classico del ‘buy on rumor and sell on news’. Yusko rimane comunque positivo sulle prospettive delle criptovalute e non esclude l’ipotesi che entro fine anno il bitcoin arrivi alla soglia dei 100.000 dollari con un target di $ 250.000 in cinque anni. “È la classica domanda e offerta. Una delle cose belle del bitcoin come risorsa è che ha un’offerta limitata”, aggiunge Yusko. “Sappiamo ogni giorno per i prossimi 140 anni quanti bitcoin verranno coniati attraverso il processo di mining”.