Notizie Criptovalute Bitcoin, 2022 in salita tra inflazione e rialzi dei tassi: l’analisi di WisdomTree

Bitcoin, 2022 in salita tra inflazione e rialzi dei tassi: l’analisi di WisdomTree

4 Aprile 2022 15:21

Il 2022 è un anno difficile, soprattutto per gli asset digitali, poiché per il bitcoin si avvicina la fase di correzione nell’ambito di un ciclo di dimezzamento. Il mercato delle criptovalute ha iniziato l’anno in un contesto di turbolenza dei prezzi, con un contestuale aumento dei tassi di interessi da parte della FED e la flessione generale dei mercati azionari. L’andamento delle monete digitali ha sottolineato come ci sia ancora uno storico troppo breve per valutarne il comportamento rispetto all’inflazione. Ad analizzare in dettaglio la situazione è un’analisi di WisdomTree.

La capitalizzazione totale del mercato delle criptovalute ha raggiunto all’inizio di novembre 2021 un massimo storico di 3 mila miliardi di dollari e ora è scesa a 1,87 mila miliardi, mentre il Bitcoin è scambiato attualmente a 41.206 dollari, registrando un -11% rispetto all’inizio dell’anno e l’Ethereum è scambiato a 2.883 dollari (-23% YTD). Questi dati vanno a sfatare il mito secondo cui il bitcoin viene percepito come copertura dall’inflazione, dal punto di vista della progettazione tecnologica, oltre a mostrare come si è comportato l’asset nel recente contesto di alta inflazione.

Sotto l’aspetto tecnologico, il protocollo Bitcoin è codificato per essere deflazionistico. Inoltre, sebbene molti si aspettassero una reazione migliore all’inflazione, c’è un aspetto delle valute digitali che non va dimenticato: la loro vita “breve”. Il bitcoin è stato creato soltanto nel 2009 e la sua adozione su vasta scala non è iniziata prima del 2019. Nel corso di questo periodo, nelle economie mondiali sviluppate non c’è stata molta inflazione per verificare come avrebbe reagito la criptovaluta nei suoi confronti. Il 2021 è stato il primo anno in cui il bitcoin è stato messo alla prova in un contesto di alta inflazione. Tutti gli asset di copertura tradizionali come l’oro, le materie prime e i beni tangibili hanno attraversato svariati cicli di inflazione e hanno dunque avuto il tempo per attirare gli investitori e consolidarsi come strumenti antinflazione: questo è importante perché ci vuole del tempo prima che gli investitori si convincano che un asset sia in grado di preservare il valore.

I risparmiatori investono abitualmente in oro, immobili, materie prime e altri beni tangibili per proteggersi dall’inflazione futura. Nel 2021 si è creata una serie di condizioni di mercato complesse, fornendo l’opportunità di considerare il bitcoin e altre criptovalute come potenziale idea di investimento. Questa asset class emergente offre agli investitori un potenziale di crescita simile a quello di un venture capital liquido, permettendo loro di accedere alla dirompente tecnologia blockchain. Mentre si registrano nuovi casi di utilizzo e l’adozione istituzionale prosegue a velocità logaritmica, le criptovalute come il bitcoin cresceranno fino a stabilizzarsi e in futuro potrebbero costituire una soluzione efficace in quanto “riserva di valore”.

I risparmiatori investono abitualmente in oro, immobili, materie prime e altri beni tangibili per proteggersi dall’inflazione futura. Nel 2021 si è creata una serie di condizioni di mercato complesse, fornendo l’opportunità di considerare il bitcoin e altre criptovalute come potenziale idea di investimento. Questa asset class emergente offre agli investitori un potenziale di crescita simile a quello di un venture capital liquido, permettendo loro di accedere alla dirompente tecnologia blockchain. Mentre si registrano nuovi casi di utilizzo e l’adozione istituzionale prosegue a velocità logaritmica, le criptovalute come il bitcoin cresceranno fino a stabilizzarsi e in futuro potrebbero costituire una soluzione efficace in quanto “riserva di valore”.