News Notizie Italia Il biotech riparte con le molecole miliardarie

Il biotech riparte con le molecole miliardarie

Pubblicato 20 Giugno 2005 Aggiornato 19 Luglio 2022 12:43
Le due molecole più care al mondo hanno cambiato padrone. Pagate a peso d'oro. Quasi un miliardo di dollari l'una. Più o meno 50 volte il valore dell'interista Adriano. Venti volte il prezzo record pagato in un'asta a Sotheby's per il "Ragazzo con la pipa" di Pablo Picasso. Una follia? A giudicare dal compratore si direbbe di no. Il generoso neo padrone di Dalbavincin e Anidufalan, i due gioielli invisibili a occhio nudo, non è un eccentrico Paperone ma la Pfizer, uno dei colosso mondiali della salute. Che pur di non prendere il treno dell'innovazione farmaceutica ha aperto il portafoglio e staccato l'assegno di 1,9 miliardi di dollari necessario per scalare la rivale Vicuron. Lei è la casa madre delle due molecole, società dotata di un fatturato microscopico ma capace di fare le cose in grande sul fronte delle perdite, visto che negli ultimi 4 anni ha accumulato perdite per 305 milioni. Gli investitori guardano con sospetto. Ma le molecole della Vicuron non sono destinate a fare la fine dei carneidi di Internet. E il biotech non è destinato a scoppiare in una bolla di sapone. L'operazione è un segnale di ottimismo.