Bilancio ‘promettente’ per HSBC: colosso sfida BoE valutando distribuzione dividendi 2020 dopo crollo titolo (-47% YTD)
HSBC sta cercando di rimettere insieme tutti i tasselli di cui necessita “per tornare a distribuire i dividendi”. E’ quanto ha annunciato il direttore finanziario del colosso, Ewen Stevenson, nel commentare la trimestrale della banca numero uno in Europa, per valore degli asset.
Così come nel caso delle altre banche britanniche, HSBC ha dovuto congelare l’erogazione delle cedole come misura di emergenza, a causa dell’esplosione della pandemia del coronavirus COVID-19.
Lo stop è arrivato – così come intimato dalla Bce alle banche dell’Eurozona – dalla Bank of England. Obiettivo: liberare capitali delle banche, per convogliarli verso l’erogazione di prestiti a favore dell’economia reale, ovvero a favore di imprese e di famiglie martoriate dalla crisi economica scatenata dalla pandemia. Dare la precedenza insomma alle categorie più deboli, rispetto a quella degli azionisti. No anche alle operazioni di buyback.
Negli ultimi giorni, tuttavia, sono circolate indiscrezioni secondo cui la Bank of England e gli istituti di credito britannici sarebbero in trattative per formulare un accordo che ripristini la distribuzione delle cedole nel 2021. Stando ai rumor del Times, la Bank of England sarebbe pronta a dare l’ok, a condizione che i cuscinetti di capitale delle banche rimangano solidi e che, su base netta, i prestiti all’economia continuino a salire.
All’inizio dell’anno, il responsabile della Prudential Regulation Authority della Bank of England, aveva scritto a diverse grandi banche UK, invitandole a cancellare i dividendi per il 2019 e per il resto del 2020. Idem ha fatto la Banca centrale europea, che sta facendo fronteanch’essa a diverse pressioni affinché gli azionisti, dopo tutti questi mesi di dieta, possano tornare a gustare le tanto ambite cedole. L’alt generale ha avuto tra l’altro forti ripercussioni in Borsa, affossando le quotazioni dei titoli delle banche.
Nel caso specifico di HSBC, il direttore finanziario Stevenson ha detto chiaramente, in un’intervista rilasciata alla Cnbc, che la banca sta considerando se “pagare un dividendo conservativo per il 2020”.
La decisione dovrebbe essere annunciata nel febbraio del 2021. “Ovviamente, non siamo contenti per il modo in cui i corsi azionari stanno performando quest’anno. Gran parte è stato a causa dell’impatto del COVID-19, delle modifiche all’outlook sui tassi di interesse e del taglio dei dividendi”.
Ancora: “crediamo che i risultati diffusi oggi siano il primo passo di un percorso volto a ripristinare la fiducia nella storia del capitale e nei titoli azionari della banca. Pagare i dividendi è una componente cruciale (di questo percorso)”.
Di fatto, lo stop alle cedole ha portato il titolo di HSBC a crollare del 47% alla borsa di Hong Kong dall’inizio dell’anno fino alla sessione dello scorso venerdì e del 45,7% alla borsa di Londra nello stesso periodo dello scorso anno, stando ai calcoli di Refinitiv.
HSBC è stata costretta a cancellare i dividendi per la prima volta in 74 anni, a seguito dello stop deciso per l’appunto dalla Bank of England: la decisione ha fatto andare su tutte le furie soprattutto gli azionisti di Hong Kong.
Ora, grazie ai risultati di bilancio che lo stesso ceo Noel Quinn ha definito “promettenti”, l’obiettivo è ripristinare l’erogazione delle cedole. Quinn ha di fatto annunciato che “cercheremo di pagare un dividendo ‘conservative’, prudente, se le circostanze lo permetteranno”.
In particolare, il payout per il 2020 dipenderà dalle stime dell’istituto per il 2021 e da come procederanno le trattative con le autorità di regolamentazione.
Il bilancio di HSBC tra calo utili, NPL, CET 1 ratio e margine di interesse
I risultati di bilancio della banca si sono confermati, di fatto, solidi, presentando ovviamente alcuni nei, a causa degli effetti della crisi epocale innescata dal coronavirus:
Nel terzo trimestre dell’anno HSBC ha assistito a un calo degli utili, al lordo delle tasse, pari a -36% su base annua,a quota $3,07 miliardi, rispetto agli utili di 4,84 miliardi dello stesso periodo dell’anno scorso, Gli analisti avevano previsto un esito peggiore, ovvero un calo degli utili fino a $2,07 miliardi.
Il fatturato è sceso dell’11% su base annua, a $11,93 miliardi.
Il gruppo ha accantonato ulteriori $785 milioni per far fronte a eventuali future perdite sui crediti erogati, dunque al rischio di crediti deteriorati (NPL), portando gli accantonamenti totali dei primi nove mesi del 2020 a $7,64 miliardi. Il gigante ha però informato anche che gli accantonamenti per l’anno intero potrebbero essere inferiori al range precedentemente stimato, compreso tra $8 miliardi e $13 miliardi.
Il margine netto di interesse si è attestato all’1,2%, in calo di 13 punti base rispetto al trimestre precedente e di 36 punti base rispetto al terzo trimestre del 2019. Le spese operative sono scese su base annua dell’1%, mentre il Common equity tier 1 ratio è salito al 15,6% dal 15% del trimestre precedente. Dopo la diffusione dei risultati di bilancio, il titolo HSBC ha chiuso con un balzo del 5% alla borsa di Hong Kong.