Beyond Meat e le altre nel primo ETF sul food sostenibile
Spicca il nome di Beyond Meat, startup californiana fondata dal vegano Ethan Brown che ha lanciato il primo hamburger vegetale che riprende il sapore della carne, nella lista dei titoli che fanno parte dell’indice sotto state al Rize Sustainable Future of Food UCITS ETF (FOOD), primo ETF europeo sull’alimentazione sostenibile.
L’ETF Food consente quindi di prendere posizione su sostenibilità e rivoluzione alimentare esponendosi alle aziende che stanno innovando i vari anelli della catena del valore, allo scopo di costruire un sistema alimentare più sostenibile. Un cambiamento è spinto da scarse risorse, cambiamenti nelle scelte dei consumatori e impatto ambientale.
In generale l’ETF annovera al suo interno titoli di società specializzate in segmenti quali cibi di origine vegetale o organici (19,93%), così come al packaging sostenibile (24,95%), sicurezza alimentare e testing (8,63%) o ingredienti, sapore e profumi (22,14%). La singola società con maggior peso nell’indice risulta Beyond Meat con quasi il 4% (dati al 31/8/2020). “La sicurezza e la sostenibilità del nostro sistema alimentare rappresentano una delle sfide più urgenti per il nostro pianeta. La buona notizia è che l’industria del cibo ha cominciato a rispondere – rimarca rimarca Stuart Forbes, co-fondatore di Rize ETF. – Per fare alcuni esempi, osserviamo l’espandersi delle possibilità delle proteine d’origine vegetale, l’introduzione di nuove tecnologie nell’agricoltura, nell’acquacoltura e nelle catene di fornitura, e cambiamenti positivi nei packaging utilizzati dalle aziende. Dal lato dei consumatori, vediamo una nuova consapevolezza da parte delle persone riguardo l’alimentazione e il suo impatto sugli ecosistemi del pianeta. Il sistema alimentare sta attraversando una rivoluzione, e abbiamo voluto creare un ETF che potesse catturare i venti favorevoli che muovono il settore sia dal lato della domanda che dell’offerta”.
“La domanda sta cambiando con persone sempre più coscienti sull’impatto che gli allevamenti hanno sull’ambiente”, aggiunge Emanuela Salvadé, Head of Italian Speaking Regions di Rize ETF. “Se non investiremo nelle aziende che possono rendere il nostro sistema alimentare più sostenibile, le conseguenze saranno gravissime: perdita di biodiversità, riduzione delle risorse idriche, inquinamento di fiumi e oceani e danni permanenti al suolo, solo per citarne alcune”.
Rize ETF il 3 settembre ha lanciato sia il Rize Sustainable Future of Food UCITS ETF (FOOD) che il Rize Education Tech and Digital Learning UCITS ETF (LERN). In entrambi i casi si tratta dei primi ETF di questo tipo in Europa. I due prodotti sono stati ammessi alla quotazione in Borsa Italiana e sono listati anche a Londra, Francoforte e Zurigo.
L’ETF FOOD replica l’indice Foxberry Tematica Research Sustainable Future of Food ed è composto da 44 titoli, appartenenti sia ai mercati sviluppati che a quelli emergenti sviluppato insieme a Tematica Research, società di ricerca tematica leader negli Stati Uniti, sulla base di una rigorosa analisi dell’ecosistema globale dell’alimentazione sostenibile. Il TER dell’ETF è dello 0,45% all’anno.
Anche un ETF tematico su istruzione e consumo prodotti educativi
L’ETF LERN è invece un ETF sviluppato in collaborazione con HolonIQ che permette agli investitori di esporsi a società che stanno ridefinendo l’accesso all’istruzione e la creazione e il consumo di prodotti educativi, al fine di ottenere risultati positivi per le persone e la collettività. Secondo HolonIQ, la spesa per l’istruzione e la formazione da parte di governi, famiglie, individui e aziende continua a crescere a livelli record e dovrebbe raggiungere i 10 trilioni di dollari entro il 2030. Nello specifico il settore dell’Education Technology, o “EdTech”, dovrebbe arrivare a valere 404 miliardi di dollari già nel 2025, con tasso di crescita annuo cumulato del 16,3%. Parliamo di un aumento di 63 miliardi di dollari rispetto alle stime pre-COVID.
“L’ondata di spesa in tecnologie per l’educazione causata dal COVID dovrebbe trasformarsi, nei prossimi anni, in un’integrazione più a lungo termine delle tecnologie digitali e dell’educazione online. In parte questa transizione richiederà un significativo aggiornamento delle infrastrutture, visto il ritardo di molte scuole e università nel raggiungere un pieno sviluppo digitale. Oltretutto, è finita l’epoca in cui una laurea garantiva una sistemazione per la vita. Oggi il reskilling e l’upskilling sono fondamentali, e tecnologie avanzate come la gamification, la didattica personalizzata, l’apprendimento adattivo e la realtà virtuale e aumentata permettono un’istruzione fatta su misura per le esigenze delle persone nelle varie fasi della loro vita,” spiega Rahul Bhushan, co-fondatore di Rize ETF.
LERN replica l’indice Foxberry HolonIQ Education Tech & Digital Learning e consiste di 35 titoli tra mercati emergenti e sviluppati. Il prezzo dell’ETF è dello 0,45% all’anno.