Notizie Notizie Mondo Beyond Meat: boom ricavi non basta per il burger vegetale, ma ora gli investitori sono preoccupati da altro

Beyond Meat: boom ricavi non basta per il burger vegetale, ma ora gli investitori sono preoccupati da altro

30 Luglio 2019 18:13

A circa tre mesi dalla quotazione in Borsa, Beyond Meat, la prima azienda di prodotti vegetali alternativi alla carne diventata pubblica, fa conoscenza con le vendite dopo essere stata la regina incontrastata di Wall Street. L’azienda fondata dal 40enne vegano Ethan Brown e diventata famosa per il suo burger vegetale ha riportato una perdita fiscale netta nel secondo trimestre di 9,4 milioni di dollari, o 24 centesimi per azione, più ampia della perdita netta di 7,4 milioni di dollari, o 1,22 dollari per azione registrata un anno prima. La perdita è stata anche superiore agli 8 centesimi per azione che si aspettavano gli analisti intervistati da Refinitiv. Il fatturato netto però è aumentato del 287% a 67,3 milioni di dollari, ben superando le aspettative di 52,7 milioni di dollari. A spingere le forti vendite del Beyond Burger, le nuove partnership con i ristoranti e la maggiore richiesta da parte dei clienti. Numeri che spingono l’azienda a prevedere un secondo e terzo trimestre più forte con entrate più elevate nel terzo trimestre.

Beyond Meat: annuncia offerta secondaria di titoli

Nel mese di giugno, l’azienda ha lanciato un nuovo prodotto, il Beyond Beef sempre a base vegetale, composto da una combinazione di piante che includono proteine dei piselli, proteine del fagiolo e del riso integrale, progettato per avere la stessa versatilità culinaria della carne di manzo macinata, il che significa che può essere utilizzato per una varietà di ricette come polpette e tacos. Un guanto di sfida per l’industria alimentare che, da Nestlè aMcDonald’s, stanno correndo ai ripari, studiando loro alternative vegetali, assecondando così le richieste dei consumatori.  I prodotti di Beyond Meat sono ora disponibili in 51 paesi, e Brown ha detto che l’azienda sta continuando ad espandersi a livello internazionale.

 

Le azioni Beyond Meat si sono comportate al di là di ogni aspettativa sui mercati arrivando a salire fino a nove volte il prezzo della IPO di 25 dollari per azione. Ma questa settimana si è aperta in profondo rosso con i titoli di Beyond Meat che sono arrivati a perdere ieri il 5,4% a 222,13 dollari,  toccando così un valore di mercato di 13,4 miliardi di dollari alla chiusura di borsa, secondo FactSet. A pesare l’intenzione annunciata di vendere sul mercato secondario 3,25 milioni di azioni  ordinarie (3 milioni ad azionisti e il restante a società). Grazie ai ricavi così ottenuti, Beyond Meat potrà aumentare le proprie capacità di produzione e di marketing. L’operazione permetterà ai primi investitori come Kleiner Perkins e Obvious Ventures e ai dirigenti, compreso l’amministratore delegato Ethan Brown, di realizzare profitti su una piccola parte delle loro partecipazioni dopo un guadagno di quasi l’800% dopo l’IPO. Secondo gli addetti ai lavori non è una buona notizia  soprattutto considerando che i membri del consiglio di amministrazione, i dirigenti e gli investitori originariamente avevano accettato di non disporre di alcuna azione fino al 28 ottobre, sei mesi dopo l’IPO. Una vendita di azioni a sorpresa quindi che sottolinea come l’azienda è ancora in fase iniziale e sente la pressione di doversi far strada in un settore in piena espansione. Da qui gli investitori che si sono riversati sulle azioni negli ultimi mesi dovranno riflettere ora sui rischi che corrono.