Notizie Notizie Italia Benetton si aggiunge alla lista degli scontenti, Telecom Italia cade in Borsa

Benetton si aggiunge alla lista degli scontenti, Telecom Italia cade in Borsa

30 Luglio 2008 08:46

Giornata difficile a Piazza Affari per il titolo Telecom italia, che ha nuovamente aggiornato i minimi di sempre in scia alle dichiarazioni rilasciate al Sole 24 Ore da Gilberto Benetton, presidente di Sintonia, che ha paventato una possibile uscita dal capitale del gruppo.


Nel momento in cui si scrive il titolo viene scambiato a 1,149 euro, in calo del 5%, dopo un minimo a1,122 euro. Forti i volumi, pari a 97 milioni di pezzi, quasi pari alla media a 30 giorni di poco superiore ai 100 milioni.


Con la flessione di oggi, il titolo lascia sul terreno da inizio anno il 46,5 per cento. Naturale che anche un grande azionista che fa parte della compagine di controllo rappresentata da Telco si ponga gli stessi quesiti che non è un mistero aleggiano anche ai piani alti di Mediobanca e di Telefonica, ma anche nella testa di tanti piccoli risparmiatori: “E arrivato il momento di non credere più in questo titolo”?


Benetton una risposta se l’è data. “Ci sono situazioni come in Telecom Italia – ha detto Benetton – in cui stiamo sopportando perdite ingenti, ma questo non significa che ci resteremo in eterno”, e ancora, “aspettiamo di vedere il nuovo piano industriale che verra’ proposto da Bernabe’ entro fine anno per tirare le conclusioni sul nostro investimento’. Per poi concludere: “Se non saremo soddisfatti, usciremo: prima o poi Telecom dovra’ fare un aumento di capitale e in quella occasione potremmo decidere di non sottoscriverlo e quindi diluirci sulla compagine azionaria. Vedremo”. L’ipotesi ricapitalizzazione è stata tuttavia smentita in mattinata dal presidente del gruppo, Gabriele Galateri di Genola,


Tutto questo Benetton l’ha detto nonostante abbia confermato la fiducia nel management, replicando in buona misura quanto fatto ieri da un’altra delle figure di spicco di Telco, il presidente di Intesa Sanpaolo, Giovanni Bazoli, in un intervento dovuto dopo che solo tre giorni fa il quotidiano La Stampa aveva scritto di un possibile ricambio ai vertici che avrebbe coinvolto la poltrona dell’amministratore delegato Franco Bernabè.

 

(notizia aggiornata alle ore 11.55)