BCE: il QE taglia il traguardo dei mille miliardi di titoli acquistati
Mille miliardi di euro. Con gli 11,14 miliardi della scorsa settimana, il totale dello shopping della Banca centrale europea in 18 mesi ha superato la fatidica soglia dei mille miliardi di euro attestandosi a 1.001 miliardi. Praticamente finora le banche centrali della zona euro, sotto il coordinamento della Banca centrale europea, hanno speso oltre 3.300 euro per ogni cittadino di Eurolandia.
Iniziato a marzo 2015, il Quantitative Easing (QE) in salsa europea prevede acquisti mensili di asset (titoli di Stato, covered bond e asset-backed securities) per 80 miliardi di euro fino a marzo 2017. L’obiettivo è il ritorno del tasso di inflazione in quota 2% (0,2% ad agosto).
Gli acquisti della BCE sono diretti ai bond dei singoli Paesi in proporzione alla loro partecipazione alla creazione del Prodotto interno lordo della Zona Euro. Su queste basi, finora sono stati acquistati 238 miliardi di euro di Bund, 189 miliardi di carta francese e 164 miliardi di titoli italiani.
Questo ha ovviamente spinto al ribasso i rendimenti. Al di là del caso estremo rappresentato dai decennali tedeschi, che ad agosto hanno chiuso il terzo mese consecutivo sotto zero, spicca anche il dato relativo la Spagna. Nonostante una paralisi istituzionale che dura ormai da 8 mesi, i Bonos a 10 anni rendono circa un punto percentuale, non lontano quindi dallo 0,9162%, minimo storico, fatto segnare lo scorso 18 agosto.
Recentemente l’istituto guidato da Mario Draghi ha inoltre avviato l’acquisto, annunciato a marzo, di bond societari. L’ampliamento dei titoli eleggibili per gli acquisti rappresenta un tentativo di amplificare l’effetto del QE sovrano. Il solo annuncio di questa ulteriore misura ha finito per spingere i rendimenti a livelli mai visti e in diversi casi si è scesi sotto lo zero.
E ora?
La riunione in calendario giovedì prossimo dovrebbe concludersi con un nulla di fatto. Al limite, il chairman potrebbe paventare la possibilità di estendere il piano di acquisto asset (fino al settembre 2017?). Secondo uno studio realizzato dal Credit Agricole, la BCE entro la fine dell’anno avrà comperato metà dei bond attualmente idonei ad essere acquistati e quindi nelle prossime riunioni (8 settembre, 20 ottobre, 8 dicembre) si troverà costretta, per poter continuare lo shopping, a modificare i criteri utilizzati.