Notizie Notizie Mondo La Bce lascia i tassi al 4%, Trichet conferma impegno prioritario su inflazione

La Bce lascia i tassi al 4%, Trichet conferma impegno prioritario su inflazione

6 Marzo 2008 10:19

La Banca centrale europea ha confermato il livello dei tassi d’interesse nell’Eurozona al 4%, centrando le stime del mercato. La decisione è stata presa all’unanimità da parte del Consiglio della Bce ed è stata motivata dal presidente Jean-Claude Trichet dall’impegno prioritario verso il contenimento delle spinte inflazionistiche.

La Bce continua infatti a prevedere rischi al rialzo sui prezzi nel breve termine e un periodo prolungato di inflazione più alta, con rischi accresciuti dall’ascesa dei prezzi di petrolio e materie prime. Meno preoccupanti, almeno per la banca centrale, le condizioni dell’economia. “I dati in possesso della Banca centrale europea suggeriscono uno scenario di crescita moderata”, ha detto Trichet, ma “i fondamentali dell’economia restino solidi”. L’autorità monetaria europea ha comunque reso noto oggi di aver ridotto le stime sulla crescita europea per il 2008 al range +1,3 – +2,1%. La precedente stima dell’Eurotower vedeva invece tassi di espansione compresi tra l’1,5 e il 2,5%. Le attese per il 2009 si posizionano invece tra +1,3 e +2,3%.

 Lo scenario di tassi Bce fermi al 4% era scontato pressoché unanimemente, che continua comunque a prevedere 3 tagli da qui a fine anno. Di parere contrario sono però gli analisti di Morgan Stanley. Nella prima edizione del loro Global Monetary Analyst arrivano infatti a ipotizzare tassi Bce fermi per tutto il 2008.  



Le attese sui tassi Bce del mercato (IN BLU) contro quelle di Morgan Stanley (IN ROSSO) – Fonte Morgan Stanley


  

Durante la conferenza stampa di Trichet l’euro dollaro è giunto al massimo storico di 1,5372. L’impegno della Bce per il contenimento dell’inflazione è in aperto contrasto con l’atteggiamento degli omologhi della Federal Reserve, dichiaratamente intenzionati a utilizzare la leva monetaria per sostenere l’economia. Il forex scommette dunque su un ulteriore allargamento del differenziale dei tassi tra Usa ed Europa.

 

(notizia aggiornata alle ore 15.51)

 


Marco Barlassina