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BCE, i trader scommettono sul dietrofront di Lagarde

25 Luglio 2023 16:23

A giudicare dal posizionamento degli investitori sul mercato degli opzioni, i trader scommettono che la fragilità dell’economia dell’Eurolandia costringerà la Banca centrale europea a fare un dietrofront sui tassi di interesse.
Dall’altro canto i mercati monetari prezzano almeno altri due aumenti dei tassi: uno di 25 punti base questa settimana, mentre le probabilità favoriscono un ulteriore rialzo, portando così il tasso principale della BCE ad un record del 4%.

BCE, I trader indicano un dietrofront sui tassi

Il mercato delle opzioni, che offre agli investitori una possibilità di scommettere su esiti alternativi, suggerisce, che non ci sarà un secondo aumento dei tassi di interesse a settembre, per evitare un colpo troppo duro alla crescita.

I trader stanno acquistando opzioni su contratti future legati all’Euribor a un mese, un parametro di riferimento basato sul tasso medio che le banche possono prendere in prestito sul mercato monetario. Spiega Blommberg. Le scommesse sono incentrate sullo strike 96,375 che rappresenta un tasso di interesse di circa il 3,6%. Pagheranno se il nono rialzo di questa settimana si rivelerà l’ultimo, seguito da un taglio dei tassi entro 2023 o da aspettative di allentamento sui tassi all’inizio del 2024.

Euribor 96.375 call strike, la scommessa più popolare tra gli option trader

La opzione call 96.375 è stata l’opzione sull’Euribor più attivamente scambiata a Londra nella prima metà della giornata di oggi. Resta da vedere se le scommesse sulle opzioni andranno a buon fine.

Chi vincerà la scommessa?

Ciò che prezza il mercato delle opzioni è molto diverso rispetto quello che sconta il mercato monetario, che sconta un aumento dei tassi di interesse della BCE, di 45 punti base entro la fine dell’anno.

Qualora le scommesse dei trader di opzioni si dovessero materializzare, si verificherebbe la svolta più rapida sui tassi, anche rispetto a quella del lontano 2008, quando l’istituto di Francoforte ha cercato di rimediare i danni della stretta sui tassi.

L’indagine trimestrale della BCE ha suscitato delle preoccupazione per il benessere dell’economia del Vecchio continente, poiché la domanda di prestiti da parte delle imprese è crollata nel secondo trimestre dell’anno a causa dell’inasprimento della politica monetaria.

S&P Global, nel frattempo, ha mostrato che l’economia del settore privato dell’area dell’euro si è contratta più del previsto questo mese.