Bce: Draghi, pronti ad agire se necessario ma politica monetaria non crea crescita
La Banca centrale europea (Bce) è pronta ad agire se sarà necessario, anche se la politica monetaria non può creare crescita economica reale. Lo ha dichiarato il presidente dell’Eurotower, Mario Draghi, nel corso di un intervento davanti all’assemblea nazionale francese. “Nel breve – ha affermato Draghi – la Bce è stata molto attiva nel rispondere alla crisi. Abbiamo creato una solida linea di difesa per preservare la stabilità dell’unione monetaria e di conseguenza dell’euro. E siamo nuovamente pronti ad agire, qualora fosse necessario”.
L’ex numero uno di Bankitalia ha tuttavia rimarcato che l’azione della Bce ha dei limiti e i Governi devono fare la loro parte. “La politica monetaria – ha spiegato il governatore della Bce – non può creare una crescita dell’economia reale. Se la crescita rallenta perché l’economia non produce abbastanza o perché le imprese hanno una competitività limitata, la banca centrale europea non ha il potere di risolvere questo problema”. La zona euro ha bisogno di una crescita duratura.
Secondo il presidente dell’istituto di Francoforte l’area euro ha fatto dei grandi passi in avanti negli ultimi anni, ma le sfide da affrontare sono ancora molte. E per fare questo Draghi invita i governi nazionali e le istituzioni europee a lavorare insieme. “La Bce ha fatto tutto il possibile per stabilizzare i mercati e sostenere l’economia. Ora spetta ai governi e ai parlamenti di fare ogni sforzo per aumentare il potenziale di crescita, migliorare la competitività e costruire un’Unione europea più forte e più stabile” ha aggiunto Draghi.
Il numero uno dell’Eurotower si è poi soffermato sul programma Outright Monetary Transactions (OMT), ribattezzato piano antipsread, della Banca centrale europea che ha fatto calare tra 150 e 250 punti base i differenziali di rendimento rispetto alla Germania dei titoli di Stato di Spagna, Italia e Irlanda. Così facendo il presidente della Bce ha messo in evidenza l’efficacia del piano Omt di fronte al Parlamento francese. Se poi si osserva il caso portoghese il differenziale è calato di quasi 500 punti base. “Improvvisamente gli investitori hanno iniziato a dubitare – ha detto Draghi – che l’eurozona potesse continuare ad esistere con la composizione che aveva”. E di fronte a questo sentiment la Bce ha risposto con il piano Omt. L’annuncio ha contribuito a ripristinare il corretto funzionamento dei mercati e ha ristabilito la fiducia nella zona euro.