Notizie Dati Macroeconomici Bce: Draghi lancia il quantitative easing da oltre 1.000 mld. Ecco come funziona

Bce: Draghi lancia il quantitative easing da oltre 1.000 mld. Ecco come funziona

22 Gennaio 2015 14:55
E’ arrivato il quantitative easing in salsa europea. La Banca centrale europea (BCe) ha lanciato un programma di acquisto di titoli di Stato per oltre 1.000 miliardi di euro. Lo ha annunciato il presidente Mario Draghi, nel corso della conferenza stampa a Francoforte che ha seguito l’annuncio di politica monetaria. La cifra è nella parte alta delle aspettative del mercato, ma ciò che raffredda gli entusiasmi è la condizione del rischio con le banche nazionali dei singoli Paesi. 
 
Come funziona il quantitative easing
A partire dal prossimo marzo, ogni mese la Bce acquisterà 60 miliardi di euro di titoli di Stato e  obbligazioni emesse da privati che abbiano un giudizio “investment grade”. Questa clausola esclude dunque quelli di Grecia e Cipro, i due Paesi dell’Eurozona che hanno un rating “junk”. Tuttavia, nel comunicato della Bce c’è una clausola secondo cui potranno essere applicati criteri speciali ai Paesi che hanno un piano di rientro sotto l’Fmi e l’Ue.
Gli acquisti proseguiranno fino alla fine di settembre 2016 ma potranno proseguire fino a quando l’inflazione (attualmente in territorio negativo) non si porterà sotto ma vicino al target del 2%. 
 
I limiti e la condivisione del rischio
La Bce effettuerà gli acquisti di titoli per un importo che non superi il 33% del debito di ciascun Paese e il 25% di ogni emissione. Il Consiglio direttivo ha inoltre previsto la condivisione del rischio con le banche centrali nazionali sulle eventuali perdite: la Bce condividerà il rischio con le banche centrali dei singoli Paesi partecipanti solo per un ammontare pari al 20% del totale degli acquisti. La decisione sul risk sharing è stata presa all’unanimità, ha precisato Draghi, mentre c’è stata una “vasta maggioranza” sul via libera del quantitative easing adesso.  
 
Tassi di interesse
Oltre al quantitative easing la Bce ha confermato il costo del denaro: i tassi di interesse sono rimasti fermi allo 0,05%. Confermati anche i tassi sulle operazioni di rifinanziamento marginale e sui depositi rispettivamente allo 0,30% e al -0,20%. Infine, Draghi ha anche deciso di cambiare i prezzi sulle sei rimanenti operazioni di rifinanziamento a lungo termine, le cosiddette TLtro. Secondo la nuova disposizione, “il tasso di interesse applicabile alle future operazioni TLtro sarà pari al tasso sulle operazioni di rifinanziamento principali dell’Eurosistema in vigore al momento in cui ogni TLtro è condotto”.