Bce conferma i tassi invariati. Pronta a valutare tutti gli strumenti
La Banca centrale europea (Bce) lascia i tassi invariati, lancia le nuove previsioni di crescita e inflazione e dichiara di essere pronta ad agire se necessario, ma ammette di non avere individuato uno strumento in particolare. Questi in estrema sintesi gli argomenti principali toccati questo pomeriggio dal governatore Mario Draghi nell’ultima conferenza stampa del 2013.
Confermando le attese della vigilia, la Banca centrale europea ha mantenuto invariati i tassi. Nella riunione odierna il consiglio direttivo dell’Eurotower ha infatti deciso che i tassi di interesse sulle operazioni di rifinanziamento principali, sulle operazioni di rifinanziamento marginale e sui depositi presso la banca centrale rimarranno invariati rispettivamente allo 0,25%, allo 0,75% e allo 0%. “La decisione di tagliare i tassi a novembre è stata pienamente giustificata” ha dichiarato Draghi durante la tradizionale conferenza stampa mensile ribadendo una volta di più che i tassi di interesse dell’area euro rimarranno ai livelli attuali, o più bassi per un periodo di tempo prolungato”. Draghi ha anche precisato che “la politica monetaria resterà accomodante per tutto il tempo che sarà necessario”.
La Banca centrale europea (Bce) ha assicurato i mercati, dichiarando alla stampa di essere pronta ad agire e che gli strumenti straordinari sono pronti. Ma quali utilizzerà? Draghi ha chiaramente detto che non è stato individuato nella riunione odierna nessun strumento in particolare, pur ammettendo che il consiglio direttivo ha avuto una breve discussione, senza però entrare nei dettagli, sui tassi deposito negativi.
L’ex governatore di Bankitalia si è poi soffermato sulla questione del possibile avvio di un nuovo Long term refinancing operation (Ltro), piano di rifinanziamento a lungo termine, dopo le operazioni di fine 2011 e inizio 2012. “Due anni fa, quando li abbiamo lanciati, il livello di incertezza era maggiore. Noi li riteniamo strumenti positivi e di successo. Oggi la situazione è diversa, e l’incertezza minore” ha precisato Draghi nella sessione domande e risposte aggiungendo che “Se decidessimo di utilizzare un altro Ltro, vorremmo essere certi che quel denaro stavolta venga utilizzato per l’economia reale e non come sussidio per finanziare la patrimonializzazione delle banche”.
Consueta revisione trimestrale delle stime economiche da parte dello staff della Bce. Gli esperti dell’Eurotower hanno rivisto al ribasso le stime relative all’inflazione che quest’anno dovrebbe attestarsi all’1,4% dal’1,5% indicato a settembre, nel 2014 all’1,1% dall’1,3% delle precedenti stime a all’1,3% nel 2015. Per quanto riguarda la crescita economica, la previsione sul Pil 2013 è stata confermata a -0,4% per poi passare a +1,1% il prossimo anno (dal +1% indicato a settembre) e +1,5% nel 2015.