Notizie Notizie Mondo Bce conferma politica monetaria e alza liquidità per banche Grecia. Draghi: debito Atene va alleggerito

Bce conferma politica monetaria e alza liquidità per banche Grecia. Draghi: debito Atene va alleggerito

16 Luglio 2015 15:20
Il tema Grecia ha dominato la conferenza stampa del governatore della Banca centrale europea (Bce), Mario Draghi. A sorpresa il numero uno dell’Eurotower ha alzato il tetto alla liquidità di emergenza alle banche elleniche di 900 milioni di euro, portandola a quasi 90 miliardi di euro (il fondo di emergenza Ela era bloccato dal 28 giugno scorso a 89 miliardi). Con un’esposizione complessiva di 130 miliardi l’istituto di Francoforte è ad oggi il maggiore detentore di depositi in Grecia. “Le cose sono cambiate”, ha spiegato Draghi nel corso del suo intervento, facendo riferimento al voto del Parlamento greco. La decisione potrebbe aiutare le banche elleniche, chiuse dallo scorso 29 giugno, a riaprire nei prossimi giorni. Secondo alcune indiscrezioni dell’agenzia di stampa greca Ana-Mpa, che cita fonti bancarie, gli istituti finanziari in Grecia potrebbero riaprire i battenti lunedì prossimo. Non verrebbe però tolto il limite giornaliero di prelievo a 60 euro. 
Il processo decisionale della Bce esclude al momento la Grexit, la cosiddetta uscita dalla Grecia dall’euro. Draghi ha infatti ribadito diverse volte nel corso della conferenza stampa a Francoforte che la Bce lavora sull’ipotesi che “la Grecia è e rimarrà in area euro”. Anche se ha ammesso che dalle recenti discussioni è emerso come l’Unione sia “imperfetta, fragile e vulnerabile” e che si è ancora “molto lontani dalla condivisione del rischio tra Paesi”. 
Guardando al futuro, Draghi si è detto fiducioso sul fatto che la Grecia rimborserà Bce e Fmi: “Tutte le indicazioni mi portano a dire che saremo rimborsati dalla Grecia il 20 luglio”, grazie al prestito ponte. Il governatore della Bce è intervenuto anche sulla questione del debito di Atene, sollevato dal Fondo monetario internazionale: “E’ necessario un alleggerimento del debito per la Grecia. Su quale sia la migliore forma per  attuarlo nell’ambito delle regole europee ci concentreremo nelle prossime settimane”.
Politica monetaria confermata
Come da attese, la Bce ha lasciato i tassi di interesse fermi al minimo storico dello 0,05%. Invariati anche i tassi sulle operazioni di rifinanziamento marginale e sui depositi rispettivamente allo  0,30% e al -0,20%. L’ultimo ritocco risale allo scorso settembre. Draghi ha commentano il quadro economico della zona euro. “I segnali indicano incertezza ma non cambiano le nostre aspettative di ripresa, che abbiamo già iniziato a vedere”, ha sottolineato Draghi, ribadendo che il quantitative easing continuerà fino settembre 2016 o almeno fino a quando necessario. Unica novità riguarda una nuova frase inserita nel comunicato: “se alcuni fattori dovessero portare ad una fase restrittiva non desiderata, o se dovesse mutare l’outlook sulla stabilità dei prezzi, la Bce risponderebbe usando tutti gli strumenti disponibili”.