Bce compratutto e garante dei debiti: Salvini sogna di realizzare il Borghi pensiero

Il Borghi pensiero si rafforza nell’agenda del ‘nuovo’ governo M5S-Lega post elezioni europee. Forte del successo che la Lega ha incassato alle elezioni europee, Matteo Salvini continua a professare i suoi vari credo auspicando una vera e propria rivoluzione che cambi la natura e le funzioni di Ue e Bce. Nelle sue dichiarazioni infarcite di accuse varie contro, giusto per fare un esempio, il Montismo e il Renzismo, o contro la speculazione di George Soros, il vicepremier non nasconde le sue ambizioni post-voto: cambiare l’Europa, partendo dai pilastri portanti della sua architettura.
E’ in questo piano che rientra l’appello affinché venga convocata una grande conferenza europea su “lavoro, crescita, investimenti, sulla garanzia del debito e sul ruolo delle banche centrali e della Bce“.
Riguardo alla Bce, la proposta che riflette il Borghi pensiero è chiara: la banca centrale europea diventi garante dei debiti dei paesi dell’Eurozona.
D’altronde, le vecchie ricette improntate all’austerity e al rigore, continua a ruota libera Salvini, non hanno funzionato. “Il debito scende se gli italiani lavorano”. In più, a conferma della bontà della sua teoria, il ministro dell’interno rileva che si sono registrati “300 miliardi di euro di debito in più seguendo le norme, i vincoli negli anni del rigore, dell’europeismo spinto, del ‘Montismo’ e del ‘Renzismo’”.
Qualche ora prima, in un’intervista rilasciata all’Huffington Post, l’economista leghista e presidente della Commissione di bilancio della Camera Claudio Borghi aveva presentato alcune proposte, tra cui la cancellazione della norma del pareggio di bilancio, lo sforamento della soglia massima del deficit fissata al 3% – d’altronde la Francia farà quest’anno il 3,5% – e la realizzazione di 100 opere in Europa, tra cui la Tav, pagate con soldi della Bce . Più tardi, Borghi elogierà il vicepremier:
Salvini chiede grande conferenza europea su debito, investimenti e ruolo BCE. Ottimo. Inutile continuare a far finta di nulla, le questioni vanno affrontate alla radice.
— Claudio Borghi A. (@borghi_claudio) May 28, 2019
Insomma, Bce grande salvadanaio dell’Eurozona, che faccia shopping di bond sovrani e che versi moneta per il finanziamento delle opere pubbliche.
D’altronde, a dispetto di tutti coloro che hanno sempre elogiato Francoforte per i suoi vari strumenti di politica monetaria come Quantitative easing, LTRO, TLTRO, etc, il Borghi pensiero ha messo spesso in evidenza, negli anni, le pecche della banca centrale.
Il Borghi pensiero sulla Bce
Indicativo è questo tweet di inizio anno in cui la Bce, proprio per il fatto di non garantire il debito, è stata accusata di far salire lo spread.
2011: BCE non garantisce il debito e fa salire lo spread ▶️ Si impongono politiche di austerità (“avventate”-cit. Juncker oggi) ▶️ L’austerità provoca recessione, suicidi, aumento debito e fallimenti ▶️ I fallimenti si trasformano in NPL ▶️ La BCE ti accusa per i NPL delle banche
— Claudio Borghi A. (@borghi_claudio) January 15, 2019
Borghi non aveva fatto mai mistero del ruolo che, a suo avviso, la Bce dovrebbe detenere: una delle ultime accuse rivolte a Francoforte è arrivata agli inizi di marzo, quando l’economista ha tirato un sospiro di sollievo successivamente all’annuncio delle nuove imminenti operazioni di TLTRO: a suo avviso, un annuncio ‘doveroso‘ che ha dimostrato tra l’altro quante volte la Bce sia stata bugiarda.
“Dopo tante bugie la Bce si è mossa”, aveva detto in quel caso Borghi, facendo notare che sarebbe stato sufficiente “ascoltare le dichiarazioni di Draghi. Ad esempio che non ci fosse una relazione tra la Bce e lo spread. Sembrava che fino ad adesso andasse su e giù quasi per caso. Purtroppo non era così: appena la Banca centrale ha annunciato i nuovi prestiti (operazioni TLTRO) lo spread è sceso in modo più che sensibile”.
E “l’altra bugia è che andavamo male solo noi. Draghi però ha detto che il rallentamento della crescita si registra in tutta l’Eurozona. In buona sostanza oggi abbiamo saputo che stanno andando peggio tutti e non solo noi e che non era vero che da una parte ci sono i populisti incapaci e dall’altra quelli bravi”.
“Dopo tante bugie la Bce si è mossa” (di G. Colombo) https://t.co/kUsoYDFi9S
— Claudio Borghi A. (@borghi_claudio) March 7, 2019
Sì, è vero che lo spread è sceso dopo le dichiarazioni di Draghi sulle imminenti operazioni di TLTRO, dunque sul lancio di nuovi finanziamenti a tassi agevolati alle banche dell’Eurozona. Peccato però che lo spread sia tornato a salire, ultimamente, proprio per le dichiarazioni infuocate rilasciate dal suo leader Salvini contro l’Unione europea.