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Bce e Boe, pronte a tagliare i tassi di 50 punti

6 Novembre 2008 08:51

Oggi doppio appuntamento con i tassi. Sia la Banca centrale d’Europa che quella d’Inghilterra decideranno se tagliare o meno il costo del denaro. Le attese sono per una riduzione di 50 punti base per entrambi gli istituti, anche se c’è qualche economista che non esclude tagli più radicali.


Per l’istituto centrale europeo, gli esperti si aspettano che i tassi vengano abbassati al 3,25% con una sforbiciata di 50 punti. D’altronde lo stesso Jean-Claude Trichet settimana scorsa ha anticipato che un taglio sarà “possibile”. La conferma o meno arriverà comunque intorno all’ora di pranzo, mentre nelle prime ore del pomeriggio seguirà la consueta conferenza stampa. Nell’attesa c’è però anche chi non esclude manovre più drastiche, da 75 punti base. Oppure chi è convinto che i tagli proseguiranno nei prossimi mesi al ritmo più aggressivo della storia, fino a ad abbassarsi al 2% entro aprile 2009.


Tutto è possibile, vista la situazione critica che sta vivendo l’economia europea e mondiale. Secondo la commissione europea, la crescita nell’area euro sarà dello 0,1% nel prossimo anno, la peggiore performance dal 1993. E i dati arrivati nei giorni scorsi ne sono un segnale. L’industria manifatturiera e dei servizi ha registrato un calo record a ottobre, mentre la fiducia dei consumatori è finita sotto la suola delle scarpe dopo l’ultima contrazione (al livello più basso degli ultimi 15 anni).


Ma le cose non vanno di certo meglio nella terra della sterlina, dove sempre oggi la Banca centrale inglese (Boe) annuncerà la sua manovra. Anche qui, l’attesa è di un taglio di 50 punti base al 4%. Ma la probabilità che in futuro il costo del denaro scenda intorno al 2% sembra più probabile. Alcuni economisti suggeriscono che il governatore dell’istituto britannico, Mervyn King, stia già considerando di operare il taglio più radicale dai tempi della Seconda Guerra Mondiale,quando il costo del denaro finì al 2%. 


Insomma, tassi sempre più bassi e in alcuni casi sempre più vicino allo zero. Nell’ultimo intervento, la Fed li ha ridotti all’1%, mentre settimana scorsa la Banca centrale del Giappone (Boj) ha portato i tassi dallo 0,50 allo 0,30%.