Bayer all’assalto di Monsanto, offerta da 62 miliardi di dollari
E’ arrivato l’affondo della tedesca Bayer sulla statunitense Monsanto finalizzato a creare il più grande fornitore al mondo di prodotti chimici agricoli e sementi geneticamente modificati. L’ufficializzazione dei termini dell’offerta non sollecitata è arrivata questa mattina dopo che settimana scorsa la stessa Bayer aveva ammesso che erano in corso trattative con Monsanto per una possibile fusione. L‘offerta, fatta pervenire dai tedeschi al board di Monsanto lo scorso 10 maggio, è interamente in contanti e pari a 122 dollari per ogni azione Monsanto, per un controvalore complessivo di 62 miliardi di dollari.
Bayer si aspetta che l’operazione comporti risparmi di circa 1,5 miliardi di dollari partire dal quarto anno successivo al deal.
L’offerta risulta a premio del 37 per cento rispetto al prezzo di chiusura di Monsanto del 9 maggio scorso. Il pagamento sarà finanziato con una combinazione di debito e capitale. “Siamo assolutamente convinti della logica della proposta”, ha detto questa mattina l’amministratore delegato di Bayer, Werner Baumann, al timone del gruppo tedesco da meno di un mese.
Debole la reazione in Borsa di Bayer che cede circa il 3% a Francoforte. Già giovedì scorso quando il gruppo ha ufficializzato la trattativa con Monsanto il titolo Bayer è sceso di oltre l’8%, peggior calo degli ultimi 7 anni, sui timori che potrebbe pagare più del dovuto per il bid su Monsanto. Da inizio 2016 il titolo Bayer segna un calo di oltre il 22%.