Barroso: potenziare il fondo salva-Stati e utilizzarlo per ricapitalizzare le banche
Rafforzare il fondo salva-Stati Efsf e coordinare la ricapitalizzazione delle banche. Sono i due cardini attorno ai quali ruota la proposta di risoluzione della crisi del debito presentata oggi dal presidente della Commissione europea Josè Manuel Barroso di fronte al Parlamento europeo in seduta plenaria.
Le proposte fanno parte di un programma pubblicato sul sito della Commissione e ribattezzato “road-map anti-crisi”.
Per il fondo salva-Stati – secondo il piano Barroso – dovrebbe essere prevista la possibilità di intervenire alle aste dei titoli di Stato e anche sul mercato secondario dei bond qualora circostanze di mercato eccezionali e potenziali rischi alla stabilità finanziaria lo richiedessero. Questo secondo la Commissione garantirebbe una maggiore flessibilità ed efficacia del fondo stesso.
Necessaria anche un accelerazione al fondo di stabilità europeo Esm, destinato a sostituire l’attuale fondo Efsf, del quale in questi giorni i parlamenti nazionali di tutta Europa stanno discutendo l’innalzamento a 440 miliardi di euro. Per Barroso l’approvazione del fondo Esm dovrebbe essere anticipata al 2012, rispetto al 2013 attualmente previsto.
I fondi europei entrerebbero con forza anche nel processo di ricapitalizzazione delle banche. La Commissione Ue prevede infatti un utilizzo residuale dell’Efsf. In prima battuta le banche dovrebbero fare ricorso a capitali privati, successivamente, se necessario, entrerebbero in azione i governi nazionali. Solo qualora i governi non fossero in grado di fornire il sostegno richiesto, la ricapitalizzazione verrebbe assicurata dai fondi dell’Efsf.