Notizie ETF Barometro Lyxor: raccolta ETF europei vicina ai livelli record ad agosto

Barometro Lyxor: raccolta ETF europei vicina ai livelli record ad agosto

Pubblicato 9 Settembre 2015 Aggiornato 26 Settembre 2022 08:38

Mese di agosto molto positivo per il mercato europeo degli ETF. La raccolta netta di nuovi capitali (NNA) durante il mese si è attestata a 9,7 miliardi di euro, un livello prossimo al record massimo di 10,9 miliardi raggiunto a gennaio 2015. E’ quanto emerge dal Barometro mensile di Lyxor sugli ETF europei. Le masse in gestione totali sono in aumento del 17% rispetto alla fine del 2014, attestandosi a 425 miliardi, tenendo conto del contributo della performance di mercato, pari al 4,8%. “In vista del cambiamento della politica monetaria della Fed atteso entro la fine dell’anno – si legge nello studio a cura di Marlène Hassine, Head of ETF Research di Lyxor – gli investitori disinvestono dagli asset rischiosi (mercati emergenti e segmento high yield) a favore dell’equity in aree caratterizzate da prospettive di crescita modeste ma sicure (azioni europee)”.

I flussi degli ETF azionari hanno evidenziato un significativo rialzo raggiungendo quota 7,3 miliardi. Gli investitori hanno privilegiato i mercati sviluppati, che hanno beneficiato di investimenti per 9,2 miliardi. Gli afflussi verso gli ETF europei hanno raggiunto livelli elevati. Gli ETF nella regione europea hanno raccolto capitali per 3,5 miliardi; quelli verso le azioni francesi e dei Paesi periferici hanno segnato massimi storici pari rispettivamente a 373 milioni ed 326 milioni. Positivi anche i flussi registrati dagli ETF statunitensi (2 miliardi) e giapponesi (524 milioni). Di contro, i disinvestimenti dai mercati emergenti hanno toccato un nuovo picco (-1,5 miliardi), prossimo al record di 1,8 miliardi di dicembre 2014. Gli ETF regionali, come quelli indiani, sudcoreani e russi, sono stati tra i più penalizzati a causa dei timori degli investitori relativi a un contesto più rischioso. È interessante notare come queste apprensioni riguardanti i mercati emergenti abbiano inciso negativamente anche sugli ETF Smart Beta, che hanno registrato il primo mese di deflussi da un anno a questa parte.
Gli afflussi verso gli ETF fixed income sono stati positivi (+2,3 miliardi). È curioso rilevare che questi flussi hanno riguardato perlopiù i titoli di Stato europei (+1,3 miliardi), un livello prossimo al massimo storico registrato a gennaio 2015. Continuano gli afflussi verso gli ETF sulle obbligazioni societarie investment grade, che hanno raccolto 403 milioni, mentre i titoli high yield hanno subito deflussi per 173 milioni in un contesto caratterizzato dalla fuga degli investitori dagli asset più rischiosi.

I flussi relativi alle commodity si sono rivelati negativi (-27 milioni). Gli afflussi verso gli ETF “broad based” sono risaliti a 162 milioni, mentre quelli su metalli preziosi hanno evidenziato deflussi per 189 milioni.