E’ volato ad oltre il +4% sul listino londinese il gruppo Barclays, nel giorno della pubblicazione dei suoi dati trimestrali. A pochi giorni dalla decisione dell’Unione Europea di chiedere maggiore stabilità alle banche di importanza sistemica, l’istituto britannico ha annunciato un Core Tier 1 all’11% (contro il 9% richiesto alle banche sistemiche) e una minore esposizione ai titoli di Stato più richiosi. Ora il titolo totalizza un +2,36%.
Barclays: risultati trimestrali
La performance di Barclays nei primi nove mesi dell’anno ha visto i profitti adjusted al netto delle tasse aumentare del 18% a oltre 5 miliardi di sterline rispetto allo stesso periodo del 2010. Di questi, 1,34 miliardi sono stati guadagnati solo nel terzo trimestre, contro gli 1,67 del trimestre precedente e i 2 dei primi tre mesi dell’anno. Le entrate operative year to date sono cresciute del 4% a 19,4 miliardi di sterline. Il contributo congiunto dei rami RBB, Barclays Corporate e Barclays Wealth ha generato un aumento nelle entrate del 6%.
Le spese operative sono invece rimaste costanti a 14,5 miliardi di sterline. Il gruppo bancario inglese distribuirà dividendi di interim di 1 pence per azione (3 pence dall’inizio dell’anno).
Riduzione degli asset a rischio
L’istituto britannico ha comunicato che il suo Core Tier 1 si attesta all’11% (costante rispetto a quello registrato nel secondo trimestre), con risk weighted assets per 390 miliardi di sterline, contro i 395 del trimestre terminato a giugno. L’esposizione a titoli di Stato di Italia, Spagna, Irlanda, Portogallo e Grecia è stata ridotta del 31% nel trimestre appena concluso.
Da segnalare infine la performance in Africa, Asia e Sud America, dove l’accesso ai servizi finanziari di base è stato esteso ad altre 130 mila persone. In Africa, i profitti adjusted prima delle tasse sono saliti a 622 milioni di sterline nei primi nove mesi dell’anno, dai 550 dello stesso periodo del 2010.