Barclays: lo scandalo Libor travolge i vertici, si dimette il presidente Agius
Il presidente di Barclays, Marcus Agius, si è dimesso dopo che la banca è stata travolta dallo scandalo Libor, l’inchiesta sulle presunte manipolazioni operate da alcuni dipendenti sul tasso interbancario. Il suo successore verrà ricercato sia all’interno dell’istituto che al di fuori dal direttore John Sunderland a partire da oggi. Agius rimarrà comunque in carica fino a che non sarà assicurata una successione ordinata, mentre Michael Rake è stato nominato vice presidente.
“Mi dispiace molto – ha dichiarato Agius oggi, dopo sei anni di servizio come presidente alla banca – che i nostri clienti, dipendenti e azionisti siano stati delusi. “Gli eventi della scorsa settimana – ha spiegato Agius – che evidenziano standard di comportamento inaccettabile all’interno della banca, hanno inferto un colpo devastante alla reputazione di Barclays. Come presidente, io sono il guardiano ultimo della reputazione della banca”.
Settimana scorsa Barclays, il secondo maggior istituto finanziario inglese, ha raggiunto un accordo con la Financial Services Authority britannica, la Commodity Futures Trading Commission statunitense e la United States Department of Justice sezione antifrode per risolvere l’inchiesta sulle presunte manipolazioni operate da alcuni suoi dipendenti al Libor. Il patteggiamento prevede il pagamento di una multa di 290 milioni di sterline. Ma ciò non è stato sufficiente per chiudere la questione.
Rimane sotto pressione anche l’amministratore delegato del gruppo inglese, Bob Diamond. I leader dell’opposizione al governo, il governo stesso e le autorità di regolamentazione degli Stati Uniti continuano a chiedere a gran voce anche le sue dimissioni e l’apertura di un processo penale per identificare i responsabili. Intanto il consiglio di amministrazione di Barclays ha deciso di avviare una revisione interna delle pratiche aziendali.
Nella vicenda Libor, sarebbero coinvolti anche altri istituti finanziari. A cominciare da Royal Bank of Scotland. Nei giorni scorsi il Times of London, citando una fonte anonima vicina alla vicenda, ha anticipato che Rbs sarà multata per 150 milioni di sterline per il suo ruolo nelle manipolazioni operate sul Libor.