Tornano a crescere i prestiti delle banche al settore privato per la prima volta dal 2012. Stando ai dati diffusi oggi dalla Banca d’Italia che si sofferma sulle principali voci dei bilanci bancari, a novembre è stato registrato un +0,6% su base annua (-0,5 nel mese di ottobre). Il settore privato include, oltre alle famiglie e alle società non finanziarie, le imprese assicurative, i fondi pensione e le altre istituzioni finanziarie.
In particolare, i prestiti alle famiglie, che avevano interrotto la tendenza ribassista a partire dallo scorso giugno, hanno mostrato a novembre una crescita annua dello 0,8%, mentre quelli alle società non finanziarie sono aumentati dello 0,2% (interrompendo una lunga striscia negativa; con un -1,2% a ottobre). In una nota Bankitalia ha precisato che “le variazioni sui dodici mesi di prestiti e depositi terminanti in novembre 2015 potrebbero riflettere gli effetti della diversa scadenza fiscale per i versamenti in autotassazione, fissata nel 2015 al 30 novembre e nel 2014 al primo dicembre”.
Dai dati di Bankitalia emerge inoltre che i tassi d’interesse sui finanziamenti erogati a novembre alle famiglie per l’acquisto di abitazioni, comprensivi delle spese accessorie, si sono attestati al 2,85% (2,87% a ottobre); quelli relativi alle nuove erogazioni di credito al consumo sono state pari all’8,29% (8,37 di ottobre).
Unione Nazionale Consumatori: “finalmente un dato positivo”
Di fronte a questa inversione di tendenza non è tardata ad arrivare la risposta delle associazioni dei consumatori. “Era ora! Finalmente un dato positivo. Speriamo sia una svolta. Tornano a crescere i prestiti sia per le famiglie che per le società non finanziarie”, ha dichiarato Massimiliano Dona, segretario dell’Unione Nazionale Consumatori. “Era una vergogna, dopo tutti i soldi prestati dalla Bce e quelli immessi con il Quantitative Easing, che le banche continuassero a tenersi i soldi, invece di farli circolare, come prevede il loro mestiere. Ora speriamo che il trend venga confermato anche nei prossimi mesi. I finanziamenti alle imprese, infatti, sono fondamentali per la ripresa dell’economia”, ha concluso Dona.
L’associazione ricorda, inoltre, che gli investimenti delle imprese, salvo nel settore dell’auto, non ripartono ancora. Nel terzo trimestre 2015, il tasso di investimento delle società non finanziarie è sceso al 18,8%, con un calo di 0,3 punti percentuali sul secondo trimestre 2015 e di 0,2 punti percentuali rispetto al terzo trimestre 2014.