Bankitalia: PIL ha accelerato nel secondo trimestre

In Italia la crescita del prodotto, appena positiva nel primo trimestre, è stata pari a circa mezzo punto percentuale nel secondo.
Così Bankitalia nel suo ultimo Bollettino economico in cui sottolinea che i consumi delle famiglie hanno beneficiato dell’allentamento delle restrizioni introdotte per contrastare la pandemia. È proseguito l’aumento degli investimenti e delle esportazioni, sebbene a un ritmo più contenuto di quello di inizio anno. In primavera è continuato il recupero dell’occupazione, ma vi sono segnali di decelerazione. Nel Bollettino inoltre si aggiornano le proiezioni per l’economia italiana per il triennio 2022-24 predisposte nell’ambito dell’esercizio previsivo coordinato dell’Eurosistema e pubblicate lo scorso 10 giugno. Nello scenario di base, in cui si ipotizza che il conflitto in Ucraina si protragga fino alla fine dell’anno in corso senza tuttavia condurre a una totale interruzione delle forniture energetiche dalla Russia, il PIL aumenterebbe del 3,2 per cento nel 2022, dell’1,3 nel 2023 e dell’1,7 nel 2024. L’inflazione si collocherebbe al 7,8 per cento nella media di quest’anno, per poi scendere progressivamente al 2,0 nel 2024
Così Bankitalia nel suo ultimo Bollettino economico in cui sottolinea che i consumi delle famiglie hanno beneficiato dell’allentamento delle restrizioni introdotte per contrastare la pandemia. È proseguito l’aumento degli investimenti e delle esportazioni, sebbene a un ritmo più contenuto di quello di inizio anno. In primavera è continuato il recupero dell’occupazione, ma vi sono segnali di decelerazione. Nel Bollettino inoltre si aggiornano le proiezioni per l’economia italiana per il triennio 2022-24 predisposte nell’ambito dell’esercizio previsivo coordinato dell’Eurosistema e pubblicate lo scorso 10 giugno. Nello scenario di base, in cui si ipotizza che il conflitto in Ucraina si protragga fino alla fine dell’anno in corso senza tuttavia condurre a una totale interruzione delle forniture energetiche dalla Russia, il PIL aumenterebbe del 3,2 per cento nel 2022, dell’1,3 nel 2023 e dell’1,7 nel 2024. L’inflazione si collocherebbe al 7,8 per cento nella media di quest’anno, per poi scendere progressivamente al 2,0 nel 2024