News Notizie Italia Bank Austria: niente dividendi ma voglia di rafforzare il capitale con fondi Unicredit

Bank Austria: niente dividendi ma voglia di rafforzare il capitale con fondi Unicredit

Pubblicato 18 Marzo 2013 Aggiornato 19 Luglio 2022 16:20
Bank Austria, controllata austriaca di Unicredit, intende rafforzare i propri ratio patrimoniali ricorrendo all'aiuto dalla casa madre. A dichiararlo quest'oggi nel corso della conferenza annuale sui conti 2012 è stato il Ceo Willibald Cernko. Nonostante nel corso del 2012 l'utile netto sia più che raddoppiato rispetto al 2011, con un risultato che al 31 dicembre si è attestato a 423 milioni di euro dai 206 di dodici mesi prima, il Cfo Francesco Giordano ha evidenziato come la banca di Vienna "difficilmente pagherà anche quest'anno dividendi". Il risultato netto del 2012 è stato ottenuto grazie a profitti operativi che si sono attestati a 2,7 miliardi di euro.

Negli ultimi 4 anni Bank Austria non ha mai pagato cedole ai propri azionisti e dunque continuerà nella sua tendenza, nonostante da quando è scoppiata la crisi finanziaria con il default di Lehman Brothers sia stata l'unica tra le banche austriache a riportare ogni anno profitti. Il tutto senza mai ricevere aiuti di Stato. L'istituto viennese, che secondo il direttore finanziario dovrebbe raggiungere un Core Tier1 di circa il 9-10% nel 2013, a fine dello scorso hanno aveva un ratio di patrimoniale pari al 10,6%.

La giornata odierna è stata importante anche per avere indicazioni sul futuro di altre controllate di Unicredit, specialmente quelle attive nei paesi dell'Est Europa. Nello specifico, al momento non vi sono offerte sul tavolo per Unicredit Tiriac, posseduta per il 50% proprio da Bank Austria. A dichiararlo è stato a margine di un meeting a Bucarest Rasvan Radu, con il manager che ha ricordato tuttavia come l'Europa centrale e quella dell'Est siano "un'area strategic di crescita per Unicredit".

Anche per quel che riguarda la controllata rumena si prospetta l'opportunità di un rafforzamento patrimoniale, operazione che potrebbe essere portata a termine nel secondo semestre con un'emissione di "obbligazioni in euro o in lei". A renderlo noto al mercato è stato lo stesso Ceo di Unicredit Tiriac.