Banco Popolare vola in testa al Ftse Mib. L’upgrade di Goldman e le mosse di CariVerona
Goldman Sachs vede il Core Tier 1 del Banco Popolare al 7,5% nel 2012, includendo i 300 milioni di euro dell’accordo con il Fisco e il rimborso degli 1,45 miliardi di Tremonti Bond, che verranno ripagati grazie soprattutto alla ricapitalizzazione. Il broker ha tagliato il target price del gruppo veronese a 4,05 euro da 4,4 euro, una decisione che implica un 22% di potenziale upside. “La valutazione sottostimata riflette una più debole profittabilità rispetto ai competitor, ma in linea con le altre banche domestiche”, affermano gli esperti.
Nonostante l’upgrade, Goldman Sachs vede tre rischi principali che potranno impattare negativamente sul Banco Popolare: 1) la situazione macro in Italia e la qualità degli asset; 2) il risultato della causa con il Fisco; 3) l’attuazione del turnaround di Italease e la cessione di asset non core. Il report di Goldman Sachs spinge il titolo del Banco Popolare in testa al paniere principale di Piazza Affari con un balzo del 5,88% a 3,50 euro.
Anche nel fine settimana, l’istituto veronese è stato al centro delle cronache finanziarie. CariVerona, il primo azionista italiano di Unicredit con una quota del 4,98%, secondo indiscrezioni di stampa potrebbe considerare di ridurre la sua quota nell’istituto di piazza Cordusio per reimpiegarla nel Banco Popolare (attualmente possiede lo 0,05%) attraverso l’imminente aumento di capitale da 2 miliardi di euro. “Questo conferma come le grandi banche siano molto distanti dagli interessi locali delle Fondazioni”, fanno notare gli analisti di Mediobanca.