Notizie Notizie Italia Banco-Bpm: la fusione al test di Piazza Affari, ecco i numeri della Superpopolare

Banco-Bpm: la fusione al test di Piazza Affari, ecco i numeri della Superpopolare

24 Marzo 2016 09:56
Inizio di seduta molto volatile per i titoli che hanno portato alla nascita della Superpopolare. Dopo mesi di rumors e pretese da parte della Bce, ieri sera è arrivato il via libera dei Cda alla fusione tra Banco Popolare e Popolare di Milano che daranno vita al terzo polo bancario del Paese. Il più penalizzato a Piazza Affari è senza dubbio il Banco Popolare: da inizio anno il titolo dell’istituto veronese ha perso circa 43 punti percentuali, mentre Piazza Meda ha lasciato sul parterre il 23 per cento. Questa mattina, dopo un inizio promettente, i titoli hanno virato in negativo e ora il Banco cede l’1,40% a 7,18 euro, mentre Bpm arretra dell’1,60% a 0,699 euro. 
Il Banco ha sofferto maggiormente in Borsa per via dell’aumento di capitale da 1 miliardo di euro che dovrà portare a termine prima della fusione, che sarà approvata dalle assemblee entro il 1° novembre. Aumento di capitale che andrà a sovrapporsi alle ricapitalizzazioni delle due popolari venete, prossime allo sbarco a Piazza Affari: Veneto Banca e Popolare di Vicenza. Saranno quindi mesi caldissimi per il settore bancario del Nordest, con tre ricapitalizzazioni per complessivi per circa 3,7 miliardi di euro.
 
Ma veniamo ai numeri della Superpopolare. Banco-Bpm sarà la terza banca del Paese con 2.500 sportelli con una posizione di leadership in Lombardia, mentre in Veneto e Piemonte sarà al terzo posto come quota di mercato. Tre regioni che rappresentano circa il 40% del Pil italiano. Il bacino clienti è di 4 milioni, il totale degli attivi supera i 171 miliardi di euro, i dipendenti 25.000. Elevati i coefficienti patrimoniali: il Cet1 ratio pro-forma fully loaded è pari al 13,6%, considerando l’aumento di capitale ma non tenendo conto dei benefici del passaggio di Bpm ai modelli di rating interni.
 
A regime nel 2018 sono calcolate sinergie per 365 milioni di euro, di cui 290 milioni dal risparmio dei costi e 75 dai ricavi. Il Banco Popolare avrà il 54% della nuova realtà, mentre il restante 46% spetterà a Bpm. I quartier generali saranno a Milano (sede legale) e Verona (sede amministrativa). L’amministratore delegato della Superpopolare, almeno inizialmente, sarà Giuseppe Castagna (Bpm), mentre Pier Francesco Saviotti (Banco) presidierà il Comitato Esecutivo.