Notizie Notizie Italia Banco Bpm si gioca tutto in un giorno: dividendi, nuovi target e Opa Anima. Da Orcel (Unicredit) nuovo paletto per il rilancio

Banco Bpm si gioca tutto in un giorno: dividendi, nuovi target e Opa Anima. Da Orcel (Unicredit) nuovo paletto per il rilancio

11 Febbraio 2025 12:41

Grande attesa a Piazza Affari per quello che uscirà dal cda di Banco Bpm. L’istituto di piazza Meda ha un’agenda molto ricca con i risultati 2024 in primo piano, così come l’aggiornamento del piano strategico. Ma non è da escludere il possibile inserimento di una comunicazione relativa all’Opa su Anima.

L’ad Castagna atteso al varco su più fronti

Il cda di Banco Bpm è convocato per oggi, ma la diffusione dei risultati relativi all’esercizio 2024 e dell’aggiornamento del piano strategico potrebbe slittare a domani mattina, quando è prevista anche la conference call con gli analisti a partire dalle 9 e nel primo pomeriggio anche una conferenza stampa dell’ad Giuseppe Castagna. Sicuramente il banchiere napoletano andrà a fare il punto sui risultati della banca ma soprattutto sull’Ops ostile lanciata quasi tre mesi fa da Unicredit e sull’Opa Anima.

Bpm ha fatto capire che non intende lasciare nulla di intentato alla luce della ferma convinzione che l’offerta da 10,1 miliardi avanzata da Unicredit non valorizzi appieno il potenziale dell’istituto di piazza Meda.  Tra le carte che la banca intende usare c’è quella di una maggiore remunerazione dei soci e target di crescita più ambiziosi per i prossimi anni.

Opa Anima, convocazione assemblea per rilancio già per fine mese?

Relativamente all’Opa su Anima, dopo il via libera avuto dal governo che non eserciterà il golden power, necessita adesso dell’approvazione l’approvazione della Consob alla pubblicazione del prospetto, il via libera dell’Ivass e l’importante semaforo verde della Bce sull’applicazione del Danish Compromise. Per l’eventuale rilancio rispetto ai 6,2 euro per azione offerti, Bpm deve convocare l’assemblea in virtù dei vincoli della passivity rule. Il mercato continua a ritenere che il rilancio avverrà con il titolo Anima che si mantiene ben sopra il prezzo offerto (7 euro circa) e ieri Poste Italiane (che detiene oltre il 12% di Anima) si è detto pronto ad aderire a patto che arrivi un rilancio ai prezzi di mercato attuali.

Già il cda odierno di Bpm potrebbe decidere di convocare tra un paio di settimane l’assemblea per il rilancio, che ai prezzi attuali (7 euro) significa un impegno aggiuntivo di oltre 200 milioni.

Preview sui conti 2024 e attese analisti per nuovi target

L’utile netto rettificato di Banco Bpm è indicato a 1,54 miliardi sull’intero 2024, mentre i ricavi sono stimati a 5,64 miliardi. Il consensus Bloomberg indica un margine netto d’interesse (NII) in calo del 4-5% nel quarto trimestre.  Il rapporto costi/ricavi del 2024 potrebbe essere stabile rispetto all’anno precedente. Anche gli accantonamenti per perdite su prestiti sono attesi stabili al di sotto dei 500 milioni di euro nel 2024 e il rapporto CET1 è stimato a circa il 15,2% nel 4° trimestre.

Gli esperti di Intermonte ritengono che il margine di interesse non dovrebbe discostarsi di molto da quanto fatto segnare nel terzo trimestre, mostrandosi quindi “resiliente rispetto alla decrescita dei tassi d’interesse”, mentre potrebbe emergere un aumento dei costi operativi dettato dalla stagionalità e dal rinnovo del contratto di lavoro dei dipendenti.

Per il 2025 il consensus degli analisti prevede un calo più marcato, nell’ordine del 9%, per il NII.

In ottica standalone (senza incorporare l’acquisizione del 100% di Anima), gli analisti di Equita stimano per il periodo 2024-27 un margine d’interesse netto in calo del 3% medio annuo, ricavi stabili nel periodo e profitti operativi in contrazione dell’1% medio annuo. Incorporando il pieno consolidamento di Anima, la stima della sim milanese è di utile netto a oltre 1,8 miliardi al 2027.

Rilancio di Unicredit su Bpm, Orcel vuole vedere anche i numeri del 1° trimestre

Per Banco Bpm è un test importante anche perché la stessa Unicredit nei mesi scorsi ha fatto intendere che l’eventuale rilancio rispetto ai 10,1 miliardi messi sul piatto inizialmente dipenderà anche da quanto emergerà dai conti 2024.

Piazza Meda risulta una delle banche tricolori più sensibili ai tassi di interesse e deve quindi confrontarsi con il calo del costo del denaro avviato dalla Bce dal giugno scorso, che si dovrebbe essere già fatto sentire nell’ultimo scorcio di 2024, ma dispiegherà maggiormente i suoi effetti nel corso del 2025. I rimedi per controbilanciare il calo del margine d’interesse possono essere principalmente la crescita delle commissioni e il contenimento dei costi.

Proprio oggi il ceo di Unicredit, Andrea Orcel, è tornato sull’argomento rilancio su Banco Bpm facendo intendere che guarderà con molta attenzione come Banco Bpm performa sulla normalizzazione dei tassi di interesse, sull’inflazione, sui costi. “Vediamo cosa succede nel primo trimestre e valuteremo se l’offerta è finale oppure no”, le parole del numero uno di Unicredit che ha ribadito anche come l’offerta è a premio del 15% sul prezzo undisturbed in quanto il deal con Anima non è completato.

Orcel si è soffermato anche sul timing dell’operazione escludendo una sovrapposizione di tempi con quella sulla tedesca Commerzbank. Dalle slide della presentazione diffusa stamattina da Unicredit emerge anche che le due integrazioni saranno gestite da team locali, da entità giuridiche e tecnologie separate.