Banco BPM al ballo M&A: Davide Leone vuole un deal con Unicredit o Cariparma
Tornano caldi i dossier di M&A tra le banche con Banco BPM e Unicredit tra i nomi più caldi. Dopo le parole del presidente della Fondazione Cariverona, Alessandro Mazzucco, che aveva caldeggiato una riapertura del dialogo per l’acquisizione di MPS da parte di Unicredit, nel weekend sono emersi altri possibili matrimoni tra alcuni dei principali player presenti in Italia.
Davide Leone, tra gli azionisti di spicco di Banco BPM con il fondo Davide Leone & Partners (Dlp) che detiene il 4,7% circa del capitale, ha affermato che le opzioni per un possibile accordo di M&A potrebbero includere Cariparma (gruppo Credit Agricole) o UniCredit.
Parole che hanno subito scaldato il mercato: stamattina Unicredit si è spunta fino a +2,5% in area 13,12 euro, sui massimi da febbraio (+19% nell’ultimo mese); rialzo analogo per Banco BPM che è arrivata toccare un massimo a 3,153 euro (+2,54%).
Leone vede ancora tanto valore inespresso
Davide Leone, intervistato da La Repubblica, ritiene che la banca ha già realizzato una crescita importante, ma resta ancora un grande valore inespresso. “Il consolidamento può avvenire solo con chi apporta ulteriori benefici e le operazioni industrialmente sensate sono quelle che possono accelerare gli investimenti in tecnologia. Quindi oggi le operazioni possibili sono con Cariparma o con Unicredit”, spiega l’investitore di lungo termine su Banco BPM.
In vista del rinnovo del board previsto a primavera, Leone si è detto disposto a votare a favore della lista del consiglio di amministrazione alla prossima riunione annuale se l’attuale presidente del Banco BPM, Massimo Tononi, manterrà il suo posto.
Il Gruppo Credit Agricole è il maggiore investitore di Banco BPM con una quota del 9,2%. Lo scorso settembre l’AD di Banco, Giuseppe Castagna, ha rimarcato che l’istituto potrebbe considerare il consolidamento con una banca solida e ristrutturata anche se al momento la banca è concentrata sulla crescita organica. Sempre Castagna ha escluso un interesse a rilevare Banca MPS.
Castagna non intende fare mosse nel 2023
Giuseppe Castagna, in un’intervista al Corriere Economia, si mostra cauto sul fronte M&A escludendo l’acquisizione di nuove realtà nel 2023, mancando le occasioni sul mercato. Castagna ha ribadito che MPS non interessa, anche alla luce delle legacy della banca e nella volontà di non dover avviare un nuovo processo di ristrutturazione. Similmente, Banco BPMI non è interessata alla Popolare di Bari, considerando che la Puglia è un`area già presidiata in cui Banco non ha interesse a espandersi ulteriormente.