Banco BPM (+7%) stella del Ftse Mib nel giorno Bce. Prova di forza anche di Nexi e Mediobanca
Giornata positiva per Piazza Affari nonostante la parziale delusione dalla Bce che ha portato a un nuovo rialzo dell’euro. Il Ftse Mib ha chiuso la seduta odierna in rialzo dello 0,25% a 19.820,22 punti.
Bce non graffia e l’euro torna a salire
La Bce oggi ha confermato la propria politica monetaria con tassi a zero e PEPP da complessivi 1.350 mld di euro. L’euro è salito sopra quota 1,19 euro dopo che il presidente della Banca centrale europea Christine Lagarde ha detto che l’economia della zona euro sta assistendo a un “forte rimbalzo” dopo il crollo nel secondo trimestre. La Lagarde è rimasta tiepida sul fronte cambio. “Abbiamo parlato dell’apprezzamento dell’euro, ma stabilire un target sul rapporto cambio non fa parte del nostro mandato. Il nostro obiettivo è la stabilità dei prezzi”, sono state le sue parole che hanno così spento le speranze di chi puntava su una dichiarazione decisamente più dovish di politica monetaria, dopo il recente rally messo a segno dalla moneta unica.
Banco e Nexi sugli scudi
La migliore del listino milanese è stata Banco Bpm (+7,3%) seguita da Nexi (+6,8%). A sostenere il titolo della paytech italiana sono alcune indiscrezioni riguardanti Sia, il partner con cui Nexi sarebbe in trattativa per una fusione. Secondo l’agenzia Bloomberg, Sia starebbe finalizzando un nuovo importante accordo sul contratto di processing con Unicredit. L’eventuale firma di un nuovo contratto eliminerebbe uno degli ostacoli alla fusione con Nexi e l’operazione potrebbe quindi essere finalizzata nelle prossime settimane.
Molto bene anche FCA
Tra le migliori anche Mediobanca (+4,1%). A Piazza Affari giornata positiva anche per FCA. Oggi il ceo Mike Manley ha sottolineato che sono in corso le negoziazioni con l’UE relative alla fusione tra Fca e Psa e la trattativa va avanti come previsto. “Siamo passati alla fase 2 – asserisce il ceo di FCA – con l’impegno di entrambe le società per rendere più accettabile la fusione”. Manley, intervenuto alla conferenza per il rilancio del marchio Maserati, ha affermato che rimarrà nel gruppo anche dopo la fusione (per il ruolo di ceo è stato designato Carlos Tavares). Il ceo di FCA ha indicato come target per Maserati di raggiungere vendite per oltre 75 mila unità nel 2024-2025, ma difficilmente si arriverà a 80 mila. “Maserati ha un futuro incredibile e stiamo cercando di riscrivere questo futuro. Vorrei che il vero valore Maserati venisse riflesso per i nostri azionisti”, ha aggiunto.
Le peggiori invece Atlantia (-2,6%), A2a (-1,7%) ed Exor (-1,6%).