Banche venete, Padoan: “non è bailout, nessun impatto sui conti pubblici. Mps è salva
Non è un bailout e non avrà alcuna conseguenza sui conti pubblici. Pier Carlo Padoan difende l’operazione banche venete, stando alle dichiarazioni rilasciate a Bloomberg Television e a Class CNBC.
Così a Bloomberg:
“Non è un bailout, visto che tutto è stato fatto all’interno delle regole. Si tratta di una liquidazione nazionale di due banche, dichiarate in fallimento o sul punto di fallire. Abbiamo rafforzato l’integrazione europea e l’Unione bancaria e stiamo lavorando per renderla ancora più forte”.
Venete-Intesa e Santander-Banco Popular: la differenza
Padoan ha spiegato la differenza tra l’operazione con cui Intesa ha acquistato le due banche venete a 1 euro e quella con cui Santander ha rilevato per la stessa cifra Banco Popular. Mentre Santander dovrà lanciare un aumento di capitale di 7 miliardi di euro per sostenere il capitale di Banco Popular, nell’ambito di un accordo che non ha comportato l’utilizzo dei soldi pubblici, nel caso di Intesa SanPaolo lo Stato italiano ha deciso di proteggere i livelli di capitale della banca dall’impatto dell’acquisizione di Veneto Banca e Popolare di Vicenza. A Class CNBC ha ribadito:
“Ciò che lo Stato ha trasferito in termini di risorse immediate a Intesa è necessario a mantenere inalterato il Capital Ratio della Banca, ma quei soldi pubblici verranno recuperati”. E, a proposito del costo dello Stato per il salvataggio delle banche venete, che potrebbe arrivare anche a 17 miliardi di euro, si tratta di un “limite teorico”, di “un caso estremo che non penso si realizzerà”.
Padoan: Mps è salva
Sul caso MPS, si tratta “di una banca perfettamente funzionante, e questo non era il caso delle due banche venete”. Mps, ha aggiunto, è “una macchina totalmente diversa”, sottoposta al processo di ricapitalizzazione precauzionale, con cui lo Stato entrerà nel capitale.
Nell’intervista a Class Editori, Padoan ha sottolineato che “non ci sono altri casi simili” a quello delle banche venete, e che il sistema bancario italiano è in fase di ripresa, complice la riduzione degli NPL nei bilanci delle banche.
Tra i progressi citati, la riforma delle popolari, l’aumento di capitale di UniCredit, la fusione tra Banco Popolare e BPM. Il ministro ha definito positiva anche la diffusione dei Gas e ha detto che Mps è salva e che la soluzione “arriverà entro pochi giorni”.