Banche: Unicredit non delude le attese, in difficoltà la francese SocGen
Unicredit realizza un utile migliore delle attese, aprendo con slancio positivo la stagione delle trimestrali bancarie italiane. Il gruppo di Piazza Cordusio è stata la prima banca tricolore a togliere il velo sui conti e le attese non sono state deluse, almeno per quanto riguarda l’utile netto che si è più che triplicato nonostante la svalutazione legata ai titoli governativi greci. Pressochè in linea con le stime del mercato gli altri valori del rendiconto intermedio. I numeri sono stati accolti bene dal mercato: il titolo ha accelerato di oltre il 6% a Piazza Affari subito dopo la pubblicazione della trimestrale per poi rallentare il passo e viaggiare con un progresso dell’1,15%.
Nel secondo trimestre dell’anno, l’istituto guidato da Federico Ghizzoni ha evidenziato un utile netto di 511 milioni di euro, più che triplicato rispetto ai 148 milioni dello stesso periodo del 2010, nonostante un impairment su titoli governativi greci di 105 milioni. Non solo. Il risultato ha superato le attese degli analisti ferme a 463 milioni. I ricavi sono saliti dello 0,3% a 6,46 miliardi (consenso pari a 6,51 miliardi). Centrate le stime per quanto riguarda gli interessi netti pari a 3,9 miliardi contro i 3,95 previsti e le commissioni nette pari a 2,1 miliardi contro i 2,13 miliardi previsti. Il Core Tier 1 ratio, un parametro sulla salute finanziaria, a fine giugno si è attestato al 9,12%, con un aumento su base trimestrale di 6 punti base, “grazie al contributo positivo dell’utile di periodo e alla crescita estremamente modesta degli attivi ponderati per il rischio, che hanno più che compensato l’accantonamento per dividendi”.
E così la prima banca d’Italia ha superato con successo l’esame della trimestrale. Nei prossimi giorni, venerdì 5 agosto, toccherà all’altro colosso della finanza tricolore, Intesa Sanpaolo. Secondo gli analisti di Equita, quest’ultima riporterà nel secondo trimestre un utile netto di 696 milioni di euro, in calo del 31% rispetto al miliardo del trimestre precedente. In rialzo del 16% a 2 miliardi di euro è invece atteso l’utile operativo.
E se Unicredit ha reagito bene ai numeri trimestrali, non si può certo dire la stessa cosa di Société Générale, il titolo bancario più venduto di oggi. Fin dall’inizio della seduta l’azione dell’istituto francese è stata colpita da pesanti vendite, che proseguono anche sul finire di giornata. In questo momento SocGen segna un calo di oltre 8 punti percentuali sulla Borsa di Parigi scambiando a 29,76 euro. Non hanno convinto i risultati, diffusi questa mattina prima dell’avvio dei mercati. Société Générale ha visto i suoi profitti trimestrali netti crollare del 31% a 747 milioni di euro, contro i 993 previsti dagli analisti, dopo aver pagato 395 milioni di euro in quanto banca privata esposta al debito greco. Di conseguenza, il target di profitto da 6 miliardi di euro potrebbe essere difficile da raggiungere entro il 2012. Le entrate del settore banking sono aumentate dell’1%, ma ampiamente sorpassate dai 4,24 miliardi di euro nelle spese operative, cresciute del 4,23%.