Banche: rapporto Abi, occupazione stabile nel 2010
Occupazione sostanzialmente stabile nel settore bancario nel corso 2010, con la “corsa” del personale femminile. Nonostante la difficile congiuntura mondiale le banche italiane non hanno registrato “importanti ricadute occupazionali”. Questa la tendenza fotografata dalla diciannovesima edizione del rapporto Abi 2011 sul mercato del lavoro nell’industria finanziaria, presentato lo scorso 13 dicembre dal presidente dell’Abi, Giuseppe Mussari. L’organico ha subito un decremento intorno all’1% in linea con quello dell’economia italiana nel suo complesso. Tra le principali caratteristiche si confermano la stabilità (96% del totale occupati a tempo indeterminato, comprendendo gli apprendisti si arriva al 99%), la qualità professionale in crescita (con il 35% di laureati), e infine la riscossa del gentil sesso (43% sul complesso dei dipendenti). Dallo studio emerge che il costo del lavoro unitario, pari a 74.600 euro, è tra i più elevati nel panorama europeo, dove in media risulta pari a 56.800 euro. Il rapporto tra costo del lavoro e margine di intermediazione supera di 10 punti percentuali la media Ue (43% contro 33%).