Notizie Notizie Italia Banche: pressione sul debito subordinato, bond Mps sui minimi dal 2013

Banche: pressione sul debito subordinato, bond Mps sui minimi dal 2013

19 Luglio 2016 09:31
A Piazza Affari la seduta è cominciata con gli umori abbastanza agitati, in particolar modo le negoziazioni sul comparto bancario. Dopo un paio di sedute calme, i titoli degli istituti di credito stavano recuperando terreno.
A riaccendere le preoccupazioni è stata la Corte Superiore dell’UE che pronunciandosi in merito agli aiuti di Stato ha ribadito che ” la condivisione delle perdite da parte degli azionisti e creditori subordinati è un prerequisito per l’autorizzazione, da parte della Commissione, agli aiuti di Stato ad una banca privata”. 
La preoccupazioni degli investitori si sono immediatamente indirizzate a quei 197 miliardi di euro (220 miliardi di dollari) di obbligazioni bancarie in circolazione nel Belpaese.
Secondo i dati aggiornati al 31 marzo 2016 Monte dei Paschi di Siena è la banca con il maggior ammontare di titoli obbligazionari in circolazione, 14 miliardi pari al 24,4% della raccolta diretta totale. 
Nel passato, le obbligazioni sono stati una delle principali fonti di finanziamento per gli istituti italiani, ma l’attuazione di norme comuni in tutta la zona euro per il salvataggio delle banche, ed i crescenti timori per la salute del sistema bancario nel suo complesso, hanno spinto la Banca d’Italia ad annunciare una significativa contrazione alle vendite dei bond subordinati nel mese di maggio.
Al momento le due banche meno esposte sul mercato obbligazionario secondario sono Credito Valtellinese e Bper con, rispettivamente, 3,1 miliardi e 4,4 miliardi, anche se la minor esposizione in termini di incidenza sul totale del patrimonio è di UniCredit, con 34,2 miliardi di bond subordinati, pari al 5,6% della raccolta totale. 
Solo nella scorsa settimana il bond subordinato di Monte dei Paschi di Siena con scadenza settembre 2016, denominato in sterline, ha perso il 13,7% del proprio valore, scivolando sui minimi dal 2013 a 75 euro per titolo.