Banche italiane? Per Scope tra le più profittevoli d’Europa. Morgan Stanley alza il target di questi 3 titoli

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Le banche europee tornano ad essere interessanti, con i rischi legati alla crescita europea in calo. E’ di questa opinione del team di analisti di Morgan Stanley guidato da Alvaro Serrano che si è soffermato sul comparto bancario europeo, migliorando la view ad ‘attractive’. “Alziamo le nostre stime e ora prevediamo una crescita dell’utile per azione del 10% nel 2026/27, che con un rapporto P/E di 9 volte non è scontata”, si legge nel report.
In un contesto nel quale, secondo gli esperti della banca d’affari Usa, la crescita del margine di interesse (NII) riprenderà nel 2026.
Promosse tre banche italiane (Intesa Sanpaolo, Banco Bpm e UniCredit) che hanno incassato la revisione al rialzo del target price.
Banche italiane che sono state anche definite “tra le più profittevoli d’Europa” da Scope Ratings. Secondo il report elaborato da Marco Troiano e Alessandro Boratti – Financial Institution Ratings team di Scope Ratings – il settore bancario nazionale è tra i più profittevoli d’Europa e si presenta ben posizionato per affrontare eventuali venti contrari, pur con l’aspettativa di risultati più moderati nei prossimi trimestri.
Morgan Stanley: rivisti al rialzo i target price di azioni Intesa Sanpaolo, Banco Bpm e UniCredit
E mentre le notizie in arrivo dal risiko bancario italiano continuano a tenere banco (da ultima l’annuncio della Consob che ha sospeso, con uno stop di 30 giorni l’Ops lanciata da UniCredit su Banco Bpm, scatenando la reazione della banca di piazza Meda), ieri Morgan Stanley ha fatto il punto sul settore europeo e ha indicato i nuovi target per alcune banche italiane. La revisione del target price riguarda Banco Bpm, Intesa Sanpaolo e Unicredit.
Banco Bpm, il nuovo target è fissato a 11,8 euro
Morgan Stanley assegna a Banco Bpm un nuovo target price a 11,8 euro rispetto al precedente di 11 euro, mantenendo la raccomandazione equal-weight. “Restiamo costruttivi sulle prospettive relative alla crescita del business assicurativo della banca, sul contributo di Anima alle commissioni del Gruppo e alla nuova joint venture nel settore dei pagamenti – segnalano gli esperti -. Inoltre, prevediamo tassi Bce all’1,5% nel 2025 e un irripidimento della curva che rafforzerà la resilienza dei margini entro il 2026-2027, offrendo un supporto ai margini di interesse (NII)”.
Intesa Sanpaolo: confermato overweight, con il nuovo tp a 6,20
Revisione al rialzo del target price anche per Intesa Sanpaolo. Morgan Stanley porta il target price a 6,2 euro dai precedenti 5,6 euro, confermando la raccomandazione overweight. “Pur prevedendo pressioni sul margine di interesse (NII) nell’esercizio 2025, manteniamo una visione costruttiva sul modello di business diversificato di Intesa, che offre ricavi resilienti in uno scenario di tassi Bce dell’1,5% – segnalano gli analisti -. Stimiamo che la banca sarà in grado di raggiungere un RoTE superiore al 19% nel 2027″
UniCredit, l’asticella sale a 62 euro
Da 58 a 62 euro. E’ questo il nuovo target price fissato da Morgan Stanley per Unicredit a cui viene sempre assegnato il rating equal-weight. Gli analisti segnalano, in particolare, che “i piani di distribuzione potrebbero essere condizionati da eventuali opportunità di crescita inorganica, tra cui l’offerta per Banco Bpm o una potenziale offerta per Commerzbank” e aggiungono di vedere “troppe incertezze sulle prospettive di fusioni e acquisizioni”
Banche italiane tra le più profittevoli d’Europa, il punto di Scope post trimestrali
Il risiko M&A potrebbe rimodellare il settore, sebbene i rischi di esecuzione siano in aumento. Tuttavia, le prospettive per le banche italiane rimangono favorevoli, sebbene permangano i rischi derivanti dal deterioramento delle condizioni economiche, i loro effetti potrebbero concretizzarsi non prima del 2026. Una prospettiva messa in luce nel report “Italian Bank Quarterly” elaborato da Scope Ratings, nel quale il settore bancario nazionale viene definito “tra i più profittevoli d’Europa e si presenta ben posizionato per affrontare eventuali venti contrari, pur con l’aspettativa di risultati più moderati nei prossimi trimestri”.
In particolare, gli esperti dell’agenzia di rating europea segnalano come le principali banche italiane – Intesa Sanpaolo, UniCredit, Banco Bpm, Mps, Bper, Mediobanca, Credito Emiliano e Popolare di Sondrio – abbiano registrato un ROAE medio del 15,7% nel primo 2025, confermandosi tra le più profittevoli d’Europa grazie a margini di interesse elevati, crescita delle commissioni e costi del rischio ai minimi storici (26 punti base).
L’attività di M&A è in forte accelerazione
Il settore bancario italiano è alle prese con una vera e proprio ondata di annunci di fusioni e acquisizioni (M&A), con un numero senza precedenti di operazioni annunciate negli ultimi mesi che ha il potenziale di rimodellare il settore. Diversi istituti sono coinvolti: UniCredit, Banco Bpm, Mps, Mediobanca, Bper, Banca Popolare di Sondrio e Banca Generali. Intesa, che ha escluso ulteriori fusioni e acquisizioni nazionali dopo l’acquisizione di UBI nel 2020, e i gruppi cooperativi rappresentano eccezioni significative all’attuale ondata di accordi.
L’offerta pubblica di scambio volontaria di Mediobanca su Banca Generali mira a creare un gruppo leader nella gestione patrimoniale. L’offerta prevede che il prezzo di 6,3 miliardi di euro venga interamente corrisposto in azioni che Mediobanca detiene in Generali.
“Continuiamo a considerare il consolidamento in atto sul mercato come un fattore di supporto – sottolineano da Scope -. Se andranno a buon fine, tali operazioni favoriranno economie di scala, rafforzeranno il potere di mercato e miglioreranno le performance finanziarie di medio periodo” Tuttavia, l’analisi evidenzia come l’intensificarsi delle dinamiche competitive e strategiche stia accrescendo il rischio di esecuzione: le banche potrebbero sovrastimare i target o concretizzare combinazioni sub-ottimali.