Notizie Notizie Italia Banche italiane: Moody’s accende la spia rossa; è la qualità degli attivi il punto debole

Banche italiane: Moody’s accende la spia rossa; è la qualità degli attivi il punto debole

27 Ottobre 2010 07:31

Massima allerta sul sistema finanziario tricolore. Gli analisti di Moody’s nel loro ultimo rapporto sulle prospettive delle banche italiane accendono la spia rossa sul comparto degli istituti bancari, denunciando che “le prospettive del sistema finanziario italiano restano negative a causa delle modeste proiezioni a breve termine di redditività e del protrarsi del quadro operativo sfavorevole”.


“Oltre alla scarsa redditività, le previsioni sono influenzate dai bassi livelli di capitale e riserve delle banche italiane, insufficienti a far fronte ai crescenti problemi connessi alla qualità degli attivi”, spiega Carlo Gori, Vice President, Senior Analyst ed autore del rapporto. E’ lo scenario che mina il settore: il contesto economico sarà caratterizzato da una ripresa lenta e disomogenea dopo la profonda recessione del 2009, la peggiore dell’ultimo trentennio per l’Italia. Una situazione che secondo Gori continuerà a pesare sulla qualità degli attivi bancari.


Grazie all’enfasi sul mercato interno, la maggioranza degli istituti italiani è riuscita a evitare il peggio della crisi finanziaria mondiale, mentre i tassi d’interesse bassi e gli aiuti statali hanno attutito l’impatto della recessione sulla qualità degli attivi. Ma prima o poi qualche nodo dovrà venire al pettine. Moody’s colloca quel momento già nei prossimi due o tre anni, prevedendo una crescita economica estremamente modesta. Secondo Gori è probabile che a breve termine la qualità degli attivi possa subire un ulteriore deterioramento, in quanto il quadro congiunturale già debole è destinato a influire negativamente sulla capacità dei debitori di ripagare i prestiti contratti.


Viste le poco incoraggianti prospettive economiche, Moody’s prevede che gli utili delle banche continueranno a subire pressioni negative nei trimestri a venire, per effetto dell’aumento del costo del credito e della forte compressione del margine d’interesse netto. “Inoltre, la frammentarietà del sistema bancario italiano, caratterizzato da strutture di costo relativamente rigide e da un limitato potenziale di crescita, continuerà probabilmente a costituire un ostacolo strutturale al recupero della redditività degli istituti”, osserva Carlo Gori. L’outlook negativo si riflette anche sui rating di solidità finanziaria individuale (BFSR) di varie banche italiane, in particolare in termini di attività ponderate per il rischio.


Tuttavia, sebbene le deludenti prospettive dei rating di numerosi istituti, nonché del sistema bancario italiano in generale, rispecchino le criticità esistenti, secondo gli analisti dell’agenzia di rating in caso di emergenza  gli istituti del paese potranno fare affidamento sulla disponibilità e capacità del governo di correre in loro soccorso. In previsione di tale sostegno sistemico, l’outlook su molti rating sui depositi e i titoli di debito delle banche italiane è stato confermato stabile.