Notizie Notizie Italia Banche italiane: Fitch, le sofferenze toccheranno i massimi nel 2014, ma la ripresa sarà lenta

Banche italiane: Fitch, le sofferenze toccheranno i massimi nel 2014, ma la ripresa sarà lenta

3 Dicembre 2013 11:36

I crediti in sofferenza per il comparto bancario in Italia toccheranno probabilmente il punto più alto nel 2014 ma la ripresa nell’asset quality sarà più lunga a causa della fragilità dell’economia domestica. Così Fitch in un report odierno, secondo cui questa considerazione sarà alla base dell’outlook sul settore bancario del Belpaese, che Fitch ricorda essere negativo per il terzo anno consecutivo. Gli istituti di credito, spiegano gli esperti, sono particolarmente vulnerabili per la debole economia domestica e per la recessione che ha avuto un costo sulla qualità del credito e sui volumi dei prestiti. “Sebbene ci aspettassimo che il Pil crescesse ancora nel 2014, qualsiasi ripresa è probabilmente più lenta e debole rispetto alla media dell’Eurozona”.

Il principale rischio per l’asset quality, a detta dell’agenzia di rating, deriva dall’esposizione delle piccole e medie imprese in quanto il loro settore in Italia è il più grande dell’Unione europea e questi business sono stati particolarmente vulnerabili nelle recessioni prolungate. “Questo potrebbe lasciare alcune banche italiane di medie dimensioni al rischio di ammanchi di capitale in occasione dell’asset quality review della Banca centrale europea e degli stress test europei del prossimo anno o potrebbero non soddisfare i requisiti del mercato per più alti standard di capitale”.

I titoli di Stato detenuti dalle banche italiane sono significativi, fa notare Fitch. Gli istituti di credito tricolori hanno in pancia tra il 10% e il 15% del totale dei loro asset in bond governativi alla fine di giugno. “Non ci aspettiamo una significativa riduzione di questi nel 2014 poiché la redditività operativa rimarrà sotto pressione”. Un altro driver per l’outlook negativo è rappresentato dalle aspettative di deboli performance. Tuttavia, sottolineano gli analisti, la mancata crescita degli impieghi dovrebbe contribuire alla stabilità della liquidità e del funding, che strutturalmente beneficia di una robusta base di clientela retail.