Notizie Notizie Italia Banche europee alle prese con il nodo redditività, quelle italiane fortemente esposte sui Btp

Banche europee alle prese con il nodo redditività, quelle italiane fortemente esposte sui Btp

1 Dicembre 2016 10:05

Livelli di patrimonializzazione stabili e crediti deteriorati in diminuzione per le banche europee che però devono fare conti con una redditività sotto pressione. Considerando i primi 6 mesi dell’anno, dal rapporto sulle principali banche europee condotto da R&S Mediobanca emerge infatti una discesa marcata dei profitti nell’ordine del 20,7%, con risultato corrente ridotto del 30% rispetto al primo semestre 2015. Il risultato netto al 15,9% dei ricavi rispetto al 18% di un anno prima con ROE scivolato dal 7,8% al 6,1%.

Valori Roe sotto pressione in Germania e Italia
A soffrire maggiormente sul fronte redditività sono Germania e Italia. Considerando il Roe medio degli ultimi 3 anni (pari a 4,1%), si passa da valori a doppia cifra (10,4%) per gli istituti del Nord Europa, al 6,8% della Spagna, 6,3% per l’Olanda, 6,2% Francia, fino ad arrivare al -0,4% della Germania e al -1% dell’Italia.
I ricavi della maggiori banche europee segnano nel primo semestre dell’anno una contrazione del 9,9%. In calo i costi operativi (-1%), ma la loro incidenza sui ricavi è salita con cost/income salito al 67,7% in virtù della maggiore contrazione dei ricavi.

Intesa Sanpaolo primeggia per  patrimonializzazione
Dal rapporto Mediobanca emerge una sostanziale stabilità dei ratio patrimoniali con CET1 al 13% dal 13,15 di fine 2015. la leva contabile (attivo tangibile su patrimonio netto tangibile) è in lieve peggioramento ma stazionaria al 4,7% (21,3x) nella versione ex Basilea 3. Intesa Sanpaolo primeggia con il 6,6% (15x), seguita da BBVA (15,6x).
In generale i maggiori istituti italiani presentano una cospicua liquidità, con attivi liquidi pari al 17% dell’attivo rispetto al 12% degli istituti tedeschi e francesi.
Complessivamente l’esposizione in titoli sovrani delle banche europee è di 2.016 miliardi di euro a fine 2015, pari al 9,6% dell’attivo (15% per le banche italiane). Spicca la forte concentrazione di titoli sovrani domestici in pancia alle banche italiane: pari al 48,5% dell’esposizione totale in titoli sovrani rispetto a meno del 30% per quelli di Germania, Gran Bretagna e Olanda.