Notizie Notizie Italia Tassi zero non solo zavorra per banche, il ceo di Intesa Sanpaolo vede bicchiere mezzo pieno: spingono verso wealth management

Tassi zero non solo zavorra per banche, il ceo di Intesa Sanpaolo vede bicchiere mezzo pieno: spingono verso wealth management

4 Febbraio 2020 16:24

Intesa Sanpaolo battezza nel modo migliore la  la stagione delle trimestrali delle banche italiane. Numeri convincenti su tutti i fronti e indicazioni per il 2020 che confermano l’attesa di profitti in crescita e un dividendo a livelli di eccellenza assoluta guardando a  tutto il panorama europeo. Il mercato premia Intesa che svetta a Piazza Affari con un balzo del 4% circa a 2,377 euro.  

L’utile della maggiore banca italiana è andato oltre le previsioni, così come tutti gli altri indicatori principali.  Intesa Sanpaolo ha chiuso l’esercizio 2019 con un utile netto pari a 4,182 miliardi, in rialzo rispetto ai 4,05 miliardi del 2018. L’utile netto segna un aumento del 24% al netto delle plusvalenze non ricorrenti. Considerando il solo quarto trimestre, l’utile è stato di 872 milioni, ben sopra le stime di 803,3 mln del consensus Bloomberg. I ricavi trimestrali sono stati di 4,57 mld, anche in questo caso sopra le attese (4,34 mld). Le commissioni netta sono state di 2,17 mld (stime ferme a 2,03 mld). Elevata la patrimonializzazione, largamente superiore ai requisiti normativi anche nello scenario avverso dello stress test Eba/Bce 2018: il Common equity tier 1 ratio pro-forma a regime è al 14,1%, tenendo conto dei dividendi proposti per il 2019.

Messina continua a premere su svolta verso risparmio gestito

Il ceo di Intesa Sanpaolo, Carlo Messina, nel commentare i numeri dell’esercizio 2019 evidenzia come “in un contesto più complesso del previsto, Intesa Sanpaolo conferma la capacità di collocarsi tra le banche europee più solide e profittevoli, in grado di generare benefici per tutti gli stakeholders e di essere il motore della crescita inclusiva e sostenibile”. In merito alla crescita dei ricavi, Messina sottolinea la forte accelerazione della componente legata alle attività del risparmio gestito, che registra un livello record dei flussi netti delle masse in gestione nell’ultimo trimestre dell’anno. Nel corso della conference call con gli analisti, il numero uno di Intesa ha ripreso l’argomento spiegando come i bassi tassi di interesse, pur penalizzando il margine di interesse, si traducono in un elemento favorevole per il business di wealth management.

A margine dell’approvazione dei conti del terzo trimestre, Messina aveva puntualizzato che la banca stava lavorando intensamente per convertire in risparmio gestito i circa 240 miliardi di risparmi degli italiani presenti nei conti Intesa sotto forma di risparmio amministrato e depositi a vista.

“La riduzione continua dei costi ci conferma ai vertici delle banche europee per efficienza; è un risultato significativo perché lo abbiamo raggiunto portando avanti rilevanti programmi di investimento nel digitale, nel wealth management e nella formazione”, argomenta Messina che si concentra anche sul calo del costo del rischio, con il livello più basso degli accantonamenti dal 2007.

Dividend yield al top tra banche UE

La banca distribuirà dividendi cash per 3.362 milioni di euro, pari all’80% di payout ratio indicato nel Piano di Impresa per il 2019. Il Consiglio di Amministrazione ha deliberato di proporre alla prossima Assemblea ordinaria la distribuzione di 19,2 centesimi di euro per azione. Il consensus Bloomberg indicava un dividendo per azione di 0,185 euro. Tale distribuzione, se approvata dall’assemblea, avrà luogo a partire dal giorno 20 maggio 2020 (con stacco cedole il 18 maggio e record date il 19 maggio).

Rapportando l’importo unitario al prezzo di riferimento dell’azione registrato lo scorso 3 febbraio, risulterebbe un rendimento (dividend yield) pari all’8,4%. Conferma dell’elevato yield che colloca Intesa “con tutta probabilità al livello più alto tra le banche Europee in termini di dividend yield”, sottolinea Messina.

Indicazioni per il 2020

La banca per il 2020 indica come obiettivo quello di raggiungere nel 2020 un utile netto superiore a quello del 2019, anche senza considerare la plusvalenza derivante dalla cessione di Nexi – e ben al di sopra considerandola – con un pay out ratio previsto al 75% e, di conseguenza, un dividendo ancora una volta robusto e sostenibile.