Banche del Ftse Mib: Intesa Sanpaolo la più amata dagli analisti, quattro motivi per dire buy. Il punto prima dei conti trimestrali
Tra una settimana esatta le banche italiane andranno a dare in pasto agli investitori i conti del primo trimestre 2021. Intesa Sanpaolo sarà come di consueto la prima diffondere i propri conti il prossimo 5 maggio, seguita a ruota da Unicredit, MPS e Banco BPM il 6 maggio; Bper e Credem il 7 maggio e infine Mediobanca l’11 maggio. Intanto, dopo gli ottimi riscontri dalle banche USA, in questi giorni stanno arrivate indicazioni incoraggianti anche da big bancarie quali UBS, HSBC e Deutsche Bank.
Il punto di Equita prima dei conti trimestrali delle big bancarie
In vista dei conti trimestrali, Equita SIM ha diffuso un report sulle banche italiane in cui non intravede all’orizzonte significative novità sul fronte della performance operativa rispetto ai due trimestri precedenti. Il margine di interesse è atteso ancora debole (-6% t/t) complice un effetto calendario, una domanda di credito ancora debole, con peso rilevante di prestiti garantiti dallo stato e tassi di interesse mediamente sul livello del 4* trimestre, mentre il contributo addizionale aggiuntivo di Tltro si dovrebbe manifestare a partire dal 2* trimestre 2021.
Previsto un buon andamento delle commissioni da asset management grazie al positivo effetto mercato, a fronte di commissioni bancarie ancora deboli per ridotta attività delle filiali a causa dei lockdown. Il costo del rischio è atteso ben sotto controllo. Oltre alla stagionalità favorevole nel primo trimestre – asserisce la sim milanese – le banche dovrebbero beneficiare degli accantonamenti effettuati nel corso del
2020 e della prosecuzione delle misure a sostegno dell`economia (moratorie, prestiti garantiti dallo stato), con tassi di default sostanzialmente congelati”.
Nonostante i problemi potenziali causati dal perdurante contesto di bassi tassi di interesse, possibile deterioramento dell`asset quality al termine delle moratorie e dall`incertezza su nuove ondate di Covid-19, Equita prefigura uno scenario di recupero, supportato da revisione al rialzo delle stime di crescita, maggiore stabilità politica e utilizzo delle risorse provenienti dal Recovery Fund, le banche possano continuare a performare positivamente nei prossimi mesi, sostenute anche dall’appeal da M&A.
Focus sulla qualità, quattro motivi per il buy su Intesa
Equita mantiene un approccio focalizzato sui nomi di qualità (Intesa Sanpaolo, Mediobanca, Credem) o con catalizzatori specifici (Banco Bpm).
Su Intesa Sanpaolo, che sarà la prima a diffondere i conti trimestrali, la sim milanese prevede numeri solidi con ricavi core (net interest income più commissioni e ricavi assicurativi) sostanzialmente stabili anno su anno (pro-forma) e un costo del rischio contenuto, beneficiando sia dell’effetto delle moratorie sui tassi di default sia degli accantonamenti per il Covid-19 effettuati nel corso dell’anno precedente.
Il giudizio su Intesa Sanpaolo è buy (target price a 2,5 euro) indicando quattro motivi: 1) l’eccellente posizione di capitale e l’asset quality; 2) la redditività sopra la media di settore (Rote al 2022 del 9%); 3) la maggior diversificazione dei ricavi e la resilienza in un contesto di bassi tassi di interesse; 4) il solido track record in termini di remunerazione degli azionisti con un potenziale yield 2021 superiore all’8% in caso di rimozione del ban da parte della Bce.
Nei giorni scorsi era stata Barclays a esprimersi sulle banche italiane rivedendo al rialzo i target price con l’eccezione di Mps. Intesa Sanpaolo è la preferita di Barclays in vista dei risultati del primo trimestre e in un orizzonte di medio termine. Nello specifico Barclays si aspetta che Banco BPM e Intesa segnalino le tendenze trimestrali più solide.