Banche: crediti deteriorati, richiesta dati da Bce è attività ordinaria. No vigilanza mirata (Abi)
L'Associazione bancaria italiana (Abi) ha precisato che la richiesta dei dati da parte della Banca centrale europea (Bce) sui crediti deteriorati di alcune banche italiane è un'attività ordinaria e non una azione di vigilanza mirata. Il direttore generale dell'Abi, Giovanni Sabatini, ha ricordato che già a novembre in occasione della visita a Milano del presidente dell'Ssm, Mme Nouy, era stata data l'informazione circa la costituzione di una Task Force volta a studiare il tema dell'accumulo dei non performing loans nelle banche europee (non solo italiane) nell'ottica di individuare le migliori pratiche per la loro gestione. "La richiesta rivolta a un campione di banche europee, tra cui anche alcune banche italiane, rientra nelle attività preliminari di tale Task Force e si tratta di un esercizio ordinario di raccolta di informazioni su cui basare i lavori successivi e dunque non di una azione di vigilanza mirata all'adozione di misure specifiche nei confronti di alcune banche", chiarisce l'Abi.