Notizie Notizie Italia Banche chiuse per virus: l’occasione per la svolta digitale degli italiani che faticano a dire addio alle filiali fisiche

Banche chiuse per virus: l’occasione per la svolta digitale degli italiani che faticano a dire addio alle filiali fisiche

17 Marzo 2020 19:43

L’emergenza Covid-19, soprattutto se si protrarrà ancora a a lungo, potrebbe cambiare non poco le abitudini degli italiani e tra queste anche il modo di fruire dei servizi bancari. Da anni ormai le banche tradizionali stanno progressivamente riducendo il numero di filiali con tutti gli ultimi piani industriali delle big bancarie che prevedono centinaia di chiusure ( e conseguenti esuberi di personale). Adesso le disposizioni per evitare il diffondersi del contagio hanno spinto a molte chiusure temporanee e comunque a limitare notevolmente l’accesso alle filiali – domani l’ABI si esprimerà sulla richiesta di sindacati di una chiusura delle banche per 15 giorni – e allo stesso tempo incentivare al massimo l’utilizzo del canali digitali per l’operatività bancaria. Quella che è una necessità dettata dall’emergenza potrebbe in queste settimane o mesi spingere gli italiani a prendere sempre più confidenza con l’uso dell’home banking e decidere di disertare anche in futuro le tanto amate filiali sotto casa.

Già prima del Covid-19 l’abitudine a frequentare la banca risultava in calo, ma la rete di filiali risulta ancora molto fitta con oltre 25 mila su tutto il territorio nazionale. Per molti italiani risulta ancora molto difficile dire addio alla banca sotto casa. Ricordo all’home banking che significa possibilità di risparmiare tempo e anche denaro. Secondo un’indagine condotta per Facile.it da mUp Research e Norstat, circa 11 milioni di persone che possiedono un conto, vale a dire circa il 27%, ha visto aumentarne i costi nel corso degli ultimi 12 mesi. Il 17,5% degli intervistati dichiara che vorrebbe risparmiare sul conto corrente, ma chi si impegna realmente a cercare una soluzione diversa sia appena l’8% dei possessori di conto corrente. E nonostante i ricari che nell’ultimo anno vedono protagonisti anche i conti online, sono ancora presenti diversi conti conti a costo zero. 

Il protocollo firmato da sindacati e ABI

Il protocollo sottoscritto oggi da Fabi, First Cisl, Fisac Cgil, Uilca Unisin e Associazione bancaria ABI intende fare in modo che l’attività delle banche continui a svolgersi con la massima attenzione alla tutela della salute di tutte le persone interessate, clientela e lavoratrici/lavoratori e in conformità con le previsioni normative come rende noto l’Associazione guidata da Antonio Patuelli. I sindacati chiedono la chiusura delle filiali per 15 giorni, paletti per accesso di fornitori, pulizia e sanificazione, precauzione igieniche e sanitarie, dispositivi di protezione individuale, servizi e contatto col pubblico, organizzazione aziendale, sorveglianza sanitaria.

Nel Protocollo inoltre, le Parti hanno condiviso quale importante fattore per contrastare la diffusione del contagio il prioritario utilizzo da parte della clientela dei canali internet/mobile banking e degli sportelli automatici all’esterno delle filiali, limitando la necessità di recarsi all’interno delle filiali stesse. “Il Protocollo di oggi – afferma Salvatore Poloni, Presidente del Comitato per gli Affari Sindacali e del Lavoro di ABI – conferma la piena consapevolezza delle lavoratrici e dei lavoratori del settore, delle imprese associate ad ABI, delle Organizzazioni sindacali e dell’Associazione Bancaria Italiana della particolare situazione di emergenza che sta attraversando il Paese e del ruolo che singolarmente e congiuntamente rivestono a supporto dell’economia nazionale, delle imprese e delle famiglie.

Intesa Sanpaolo serra le fila: in filiale solo su appuntamento

Ieri sera, prima dell’annuncio dell’accordo, Intesa Sanpaolo aveva deciso di limitare ulteriormente le regole di accesso alle filiali che risultano aperte. Nell’assicurare la tutela del proprio personale e il costante presidio dei servizi alla propria clientela, la banca ha deciso che a partire da oggi sarà possibile accedere alle filiali del gruppo esclusivamente su appuntamento. Per i clienti sarà possibile richiedere l’appuntamento telefonicamente, per le sole operazioni indifferibili e non altrimenti eseguibili attraverso i canali diretti e digitali della banca, come gli sportelli automatici, la filiale online (telefonica) e la piattaforma di home banking. “Come già comunicato in data 12 marzo 2020, la tutela delle nostre persone, nel rispetto della garanzia della continuità e qualità del servizio, è una delle priorità di Intesa Sanpaolo anche in questa delicata fase di emergenza”, conclude la nota della maggiore banca italiana. Intesa ha indicato anche l’elenco delle operazioni per cui si può richiedere accesso alle filiali se si è sprovvisti di carte bancomat e/o di contratto multicanale.

Sportelli automatici e bancomat continueranno a mantenere la consueta operatività e accessibilità.