Notizie Notizie Italia Banche azzoppano ancora Piazza Affari: Unicredit ai minimi da arrivo Draghi, sbanda anche Intesa Sanpaolo

Banche azzoppano ancora Piazza Affari: Unicredit ai minimi da arrivo Draghi, sbanda anche Intesa Sanpaolo

21 Aprile 2021 15:09

Piazza Affari torna a perdere quota fallendo il tentativo di rimbalzo dopo il tonfo di ieri. Il Ftse Mib segna alle 14:59 un calo dello 0,5% a 23.968 punti. L’indice guida milanese è reduce dalla peggior seduta da inizio anno con il 2,44% di ieri. I futures di Wall Street preannunciano un avvio in rosso e gli investitori continuano a guardare ai numeri record di contagi da Covid in diversi paesi, in particolare l’India che ha superato i 2 mila morti giornalieri e quasi 300mila contagi.

Sul fronte societario hanno deluso i numeri di Netflix sul fronte abbonati. Il produttore di apparecchiature per semiconduttori ASML segna invece +4% nel pre-market dopo aver aumentato le sue previsioni di vendita per l’intero anno.

Banche guidano anche oggi la discesa di Piazza Affari

Nuova giornata difficile per tutto il settore bancario. L’indice Euro Stoxx Banks cede lo 0,8 per cento con le banche di Piazza Affari che sottoperformano in una seduta in cui lo spread Btp-Bund si muove in leggero restringimento a 102 punti, mentre il rendimento del Btp 10 anni scende a 0,75%. Oggi è la terza giornata del collocamento del BTP Futura che nelle prime due giornate ha raccolto 3,67 mld.

Il settore bancario è tra quelli che maggiormente paga il riemergere di timori circa il rimbalzo della crescita globale.  A Piazza Affari tra i titoli a soffrire di più c’è Unicredit arrivata a cedere il 2% circa con un minimo di giornata a 8,01 euro. Si tratta dei livelli più bassi dal 2 febbraio 2021, giorno in cui il presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha deciso di convocare Mario Draghi al Quirinale per poi conferirgli l’incarico di formare un nuovo governo. Ieri Unicredit ha ceduto oltre il 5%.

Male anche Bper a -3% e Intesa Sanpaolo con -1,9% in area 2,2 euro. 

Tra i titoli oil risulta in lieve calo ENI (-0,34% a 10,04 euro). Secondo quanto riporta l’agenzia Reuters, Eni starebbe valutando la possibilità di scorporare le attività upstream in Africa e Medio Oriente in nuove jv per ridurre il livello di debito e facilitare la transizione energetica. Eni sarebbe in trattativa con alcuni players nel oil & gas (vengono citati Total e BP) per combinare parte delle loro operazioni in aree geografiche chiave.

Banche verso test conti 1° trimestre

In vista dei conti del primo trimestre in arrivo nelle prossime settimane, Credit Suisse ha fatto il punto sulle banche del Sud Europa e si aspetta che gli istituti con un modello di business più diversificato in termini di commissioni e proventi assicurativi registrino una performance migliore, con Intesa Sanpaolo e CaixaBank (entrambi classificati Outperform) a trarne vantaggio. In generale la banca d’affari elvetica ritiene che il primo trimestre sarà probabilmente il punto di minimo a livello di margine di interesse considerando l’Euribor più basso, continui cambiamenti sfavorevoli nel mix del portafoglio prestiti e un minor numero di giorni di calendario.