Banche: Abi, sofferenze record oltre i 172 miliardi ma si attenua il calo dei prestiti
La rischiosità dei prestiti in Italia è ulteriormente cresciuta, con le sofferenze lorde che sono risultate a luglio pari a 172,3 miliardi dai 170,3 miliardi di giugno, a seguito del perdurare della crisi e dei suoi effetti. Lo rende noto il consueto rapporto mensile dell’Abi. Il rapporto sofferenze lorde su impieghi è del 9% a luglio 2014 (7,2% un anno prima; 2,8% a fine 2007), valore che raggiunge il 15,3% per i piccoli operatori economici (12,9% a luglio 2013; 7,1% a fine 2007), il 14,8% per le imprese (11,3% un anno prima; 3,6% a fine 2007) ed il 6,6% per le famiglie consumatrici (6% a luglio 2013; 2,9% a fine 2007). Anche le sofferenze nette registrano a luglio un aumento, passando dai 77 miliardi di giugno ai 78,2 miliardi di luglio. Il rapporto sofferenze nette su impieghi totali è risultato pari al 4,30% a luglio dal 4,22% di giugno 2014 (3,85% a luglio 2013; 0,86%, prima dell’inizio della crisi).
Migliora ad agosto dinamica prestiti bancari
Ad agosto (ben prima dell’avvio della nuova Tltro) è in miglioramento la dinamica dei prestiti bancari. Il complesso dei finanziamenti registra una più lieve contrazione su base annua (-2,3% in miglioramento rispetto al -2,5% del mese precedente e dal -4,5% di novembre 2013, quando aveva raggiunto il picco negativo). I finanziamenti a famiglie e imprese si posizionano al -1,1% come variazione annua ad agosto 2014 dal -1,3% del mese precedente e -4,5% a novembre 2013. Questo di agosto 2014 per i prestiti bancari è il miglior risultato da luglio 2012. Dalla fine del 2007, prima dell’inizio della crisi, ad oggi i prestiti all’economia sono passati da 1.673 a 1.818 miliardi di euro, quelli a famiglie e imprese da 1.279 a 1.418 miliardi di euro.
Tassi su mutui ai minimi da giugno 2011
Ad agosto, prosegue l’Abi, i tassi di interesse sui prestiti si sono assestati in Italia su livelli ancor più bassi. Il tasso medio sulle nuove operazioni per acquisto di abitazioni si è ridotto al 3,19% (3,23% il mese precedente e segnando il valore più basso da giugno 2011; 5,72% a fine 2007). Il tasso medio sulle nuove operazioni di finanziamento alle imprese si è ridotto al 2,89% (il valore più basso da marzo 2011) dal 3,09% di luglio 2014 (5,48% a fine 2007). Il tasso medio sul totale dei prestiti è risultato pari al 3,77% (3,81% il mese precedente; 6,18% a fine 2007).
Salgono i depositi ma scendono le obbligazioni
In Italia diminuisce, su base annua, la raccolta a medio e lungo termine cioè tramite obbligazioni, (ad agosto 2014: -9,8%, segnando una diminuzione su base annua in valore assoluto di oltre 51 miliardi di euro) il che penalizza l’erogazione dei prestiti a medio e lungo termine. Mentre i depositi aumentano – sempre ad agosto 2014 – di oltre 33 miliardi di euro rispetto all’anno precedente (su base annua, +2,8%, +2,7% a luglio 2014). L’andamento della raccolta complessiva (depositi da clientela residente + obbligazioni) registra ad agosto 2014 una diminuzione di circa 18 miliardi di euro rispetto ad un anno prima, manifestando una variazione su base annua di -1% (-1,1% a luglio), risentendo della dinamica negativa della raccolta a medio e lungo termine. Dalla fine del 2007, prima dell’inizio della crisi, ad oggi la raccolta da clientela è passata da 1.513 a 1.708 miliardi di euro, segnando un aumento – in valore assoluto – di oltre 195 miliardi.