Bae sotto inchiesta negli Usa. Crollano i titoli a Londra
La notizia dell’inchiesta avviata dal dipartimento della Giustizia statunitense sul colosso della difesa britannico Bae Systems ha messo di malumore l’intero comparto. Se a Londra i titoli della compagnia indagata per presunte violazioni della legge anticorruzione Usa crollano, con un ribasso di circa 9 punti percentuali, fuori dal Regno Unito ne fanno le spese anche le azioni di Eads e di Finmeccanica che, a Piazza Affari, perde oltre il punto e mezzo percentuale facendo peggio del listino.
Le ipotesi d’accusa sollevate nei confronti di Bae Systems fanno riferimento ad alcuni contratti ottenuti con l’Arabia Saudita per i quali il gruppo avrebbe pagato diversi milioni di sterline al principe saudita e attualmente segretario generale del consiglio nazionale per la sicurezza saudita Bandar bin Sultan. Non si tratta tuttavia di un fulmine a ciel sereno e la compagnia britannica non ha mai negato i versamenti effettuati, ammettendoli come perfettamente legali ed effettuati nell’ambito di un accordo intergovernativo tra Arabia Saudita e Regno Unito per la vendita di materiale militare e velivoli militari tra i quali i Tornado. L’accordo, del valore di circa 86 miliardi di dollari, noto come Al Yamamah, è stato in passato, e lo è tuttora, al centro di varie inchieste che non hanno trovato tuttavia spazio o sono state bloccate in quanto pericolose per la sicurezza del Paese, come avvenne nel 2006 per opera del Procuratore generale inglese, Lord Peter Goldsmith.
Le maggiori case di investimento si mantengono tuttavia positive. In particolare Merrill Lynch parla di probabile assoluzione e focalizza tuttavia l’attenzione sulla durata dell’inchiesta e sugli effetti che potrà avere sulla quotazione delle azioni. Per Lehman Brothers non ci saranno invece problemi con riguardo alle autorizzazioni per l’acquisizione di Armor o alle future operazaioni della società in Nord America.