Azimut sprizza ottimismo nell’Investor Day e vola in Borsa, Giuliani promette un utile 2019 stellare

Azimut Holding conferma l’obiettivo di utile netto 2019 ad almeno 300 milioni di euro, target previsto dall’attuale business plan. Equita Sim stamattina indicava per Azimut un utile netto 2019 a 291 milioni di euro, destinato a scendere a 253 milioni nel 2020 e 261 milioni nel 2021. Le stime di consensus sono 272 milioni per il 2019.
La reazione del mercato non si è fatta attendere con un’accelerazione del titolo fino a oltre +4% a 15,54 euro. Da inizio anno il titolo Azimut è di gran lunga il migliore del Ftse Mib con un balzo di oltre il 60%.
Dopo i 2 euro dello scorso anno, Azimut quest’anno ha concesso il bis proponendo un maxi dividendo di 1,5 euro (staccato il 20 maggio scorso) che rappresenta un payout del 141% (nel 2018 l’utile netto è stato di 122,1 milioni).
Le altre indicazioni dall’Investor Day 2019
Il presidente di Azimut, Pietro Giuliani, in occasione del Investor Day odierno, ha presentato alla comunità finanziaria il nuovo management team. Il Gruppo, inoltre, ha già sottoposto all’autorità di vigilanza lussemburghese una nuova metodologia di calcolo delle commissioni variabili (“performance fees”) sui fondi lussemburghesi, che risulterà in una significativa riduzione dei costi variabili per i clienti, in linea con quanto indicato dai principi IOSCO, oltre a modificare in modo significativo il conto economico della Società rendendolo molto meno volatile e collegato alle masse in gestione.
Peso crescente degli investimenti alternativi
Con uno sguardo al 2024 e in attesa del prossimo piano industriale che sarà presentato al mercato entro i prossimi 12 mesi, il nuovo management team ha illustrato la strategia di crescita nel settore degli investimenti alternativi, con il ruolo della iniziativa Azimut Libera Impresa, focalizzata negli investimenti in imprese non quotate: questo settore entro 5 anni peserà non meno del 15% delle masse gestite dal Gruppo Azimut.
Il team di Azimut Libera Impresa sta già lavorando ad una pipeline di 7 nuovi prodotti e punta a raggiungere il target di 1,5 miliardi di euro di masse entro la fine del 2020.
Giuliani sottolinea come i “300 milioni di euro di utile netto 5 anni fa sembravano sfidanti, oggi sono una base su cui costruire. Azimut, che da sempre, grazie alla sua indipendenza e alla sua capacità di innovazione, è stata first mover nel mercato, oggi si vede rafforzata dalle scelte fatte per diversificare rispetto al maturo mercato italiano: paesi emergenti e investimenti alternativi. Due pilastri del nuovo piano industriale che presto presenteremo al mercato”.