Avvio in calo per le Borse europee, a Milano sorvegliata speciale Fiat nel giorno dei conti
Avvio in calo per le principali Borse europee. Questa mattina a dare la sveglia ai mercati ci ha pensato l’agenzia di rating Standard & Poor’s: ha declassato di un livello la nota di debito a lungo termine del Giappone, portandola ad Aa-, il quarto miglior rating possibile su una scala di 22. Secondo gli analisti dell’agenzia di rating la situazione finanziaria del Paese, fortemente indebitato, potrebbe peggiorare. Passano in secondo piano quindi le indicazioni emerse ieri nel comunicato della Fed Usa secondo cui le condizioni dell’economia americana, pur in presenza di alcuni lievi segnali di miglioramento, non sono ancora tali da pensare all’eventuale riduzione del programma di quantitative easing (600 miliardi di dollari) a sostegno della ripresa.
La Fed ha deciso di lasciare invariato il costo del denaro vicino a zero. Eppure la Banca centrale Usa ha alimentato la fiducia che un flusso di liquidità in cerca di elevati ritorni continuerà a riversarsi verso asset più rischiosi. “In questo contesto, si guarda alla crescita degli asset. Quindi gli investitori stanno cercando di posizionare il proprio denaro in investimenti in grado di fornire buoni rendimenti nel tempo. Di conseguenza, titoli azionari e commodity sono in cima alla lista”, osserva Craig James, capo economista presso CommSec a Sydney.
Intanto prosegue anche oggi a Davos fino al 30 gennaio l’incontro del World Economic Forum. Ieri sera, in un’intervista a Bloomberg tv dalla località svizzera, il numero uno della Bce, Jean Claude Trichet, ha spiegato che non è da escludere che il Fondo di stabilità dei paesi euro, l’Efsf, possa sottoscrivere titoli di Stato, in alcune circostanze. Trichet ha ribadito che una ristrutturazione del debito di Paesi dell’area euro non è nei piani, e che i dati più recenti confermano che la ripresa è in corso.
Separatamente, in un’intervista alla Cnbc, Trichet ha detto che i Paesi dell’Ue devono lavorare per migliorare la loro competitività e per implementare riforme strutturali e fiscali e, interrogato sulle prossime manovre della Bce sui tassi di interesse, ha detto che il Consiglio direttivo è preparato a fare tutto il possibile per assicurare la stabilità dei prezzi. Focus sul valzer di trimestrali, che potranno dare maggiori segnali direzionali al mercato: oggi sono attesi, infatti, i conti di Nokia e Microsoft.
A Milano il Ftse Mib scambia a 21.981 (-0,12%) e l’All Share a 22.616,85 (-0,13%). A pesare sul listino di Piazza Affari sono i titoli bancari. Unicredit cede lo 0,78% a 1,79 euro. Sarebbe prevista per i primi giorni della prossima settimana, riunione del comitato nomine per la scelta del responsabile della divisione Corporate & Investment banking del gruppo. Pesante il Banco Popolare che perde l’1,79% a 2,46 euro. Il cda di Fondazione Cariverona, previsto per oggi, dovrebbe limitarsi a deliberare l’ingresso nel Banco Popolare con lo 0,5%.
Attenzione a Fiat Spa (-0,07% a 7,38 euro). Oggi a mercato aperto il gruppo annuncerà i risultati 2010. Le stime di consensus raccolte dalla società indicano un trading profit di gruppo nel quarto trimestre 2010 a 580 milioni di euro, un utile netto di 180 milioni e un debito netto di 3,9 miliardi. Brilla invece la galassia del lusso con Bulgari in prima fila (+3,58% a 7,80 euro). La maison di gioielli romana ha chiuso il quarto trimestre con un fatturato di 357,8 milioni in crescita del 20,5% a cambi correnti e dell’11,4% a cambi costanti. E gli analisti di SocGen hanno riaggiornato le stime, alzando il target price da 5 euro a 5,7 euro, pur mantenendo il rating sell. Secondo il broker francese le prospettive di crescita stanno migliorando, ma sono già prezzate.